ha dedicato parte dell’udienza del mercoledì a una riflessione sulla donna e sui luoghi comuni che la circondano: luoghi comuni che non nascono solo dalla cultura popolare, ma anche dalla religione stessa. «Esistono molti luoghi comuni, alcuni anche offensivi, sulla donna tentatrice – ha detto il Pontefice – Invece c’è spazio per una teologia della donna che sia all’altezza di questa generazione di Dio».
Papa Francesco ha poi citato il Vangelo, sostenendo che «la donna, ogni donna, porta una segreta e speciale benedizione per la difesa della sua creatura dal maligno, come la donna dell’Apocalisse che corre a difendere il figlio dal drago e lo protegge». E ancora: «Il mondo creato è affidato all’uomo e alla donna: quello che accade tra loro dà l’impronta a tutto – ha proseguito il Santo Padre – Cristo è nato da una donna e questa è la creazione di Dio sulle nostre piaghe, sui nostri peccati, ci ama come siamo e vuole portarci avanti con questo progetto, e la donna è la più forte nel portare avanti questo progetto».
E per Bergoglio è necessaria «una nuova alleanza tra uomo e donna» che sappia «orientare la politica, l’economia e la convivenza civile» in una civiltà «segnata dagli effetti a lungo termine di una società amministrata dalla tecnocrazia economica». «Di questa alleanza – ha concluso Papa Francesco – la comunità coniugale-famigliare dell’uomo e della donna è la grammatica generativa, il ‘nodo d’oro’, potremmo dire. La fede la attinge dalla sapienza della creazione di Dio: che ha affidato alla famiglia non la cura di un’intimità fine a sè stessa, bensì l’emozionante progetto di rendere domestico il mondo».
(Photocredit copertina: L’Osservatore Romano – ANSA)