Partite Iva e tasse, ecco chi paga (e cosa) entro il 6 luglio

Niente 16 giugno. Per milioni di Partite Iva la data più temuta per il pagamento delle tasse è slittata al 6 luglio. Ecco nel dettaglio quali professionisti e lavoratori autonomi dovranno effettuare il versamento del saldo Irpef 2014 e dell’accontro 2015 tra due settimane.

 

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PARTITE IVA, COSA SI PAGA IL 6 LUGLIO –

Un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ad inizio giugno ha sancito lo slittamento dal 16 giugno al 16 luglio del termine per i versamenti legati alla dichiarazone dei redditi, alla dichiarazione Irap e della dichiarazione unificata annuale. Precisamente i versamenti sono legati al Modello Unico Persone Fisiche 2015, il modello utilizzato dai professionisti per la presentazione della dichiarazione dei redditi, la dichiarazione Irap, e la dichiarazione unificata annuale che sono tenuti a presentare quei contribuenti che svolgono attività economiche per le quali sono stati elaborati e sono, quindi, in vigore gli studi di settore.

PARTITE IVA, CHI PAGA IL 6 LUGLIO –

La nuova data per il pagamento delle imposte riguarda, nel dettaglio, tre categorie di contribuenti: Partite Iva che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore (sono dunque esclusi coloro che dichiarano ricavi o compensi superiori a 5.164.569 euro, per i quali non sono previsti studi di settore), Partite Iva soggette al vecchio regime dei minimi (che possono usufruire oggi di aliquota Irpef al 5%) e Partite Iva per le quali vige il regime dei forfettari (entrato in vigore dall’ultima legge di Stabilità, che prevede soglie di ricavi variabili in base all’attività e soglia sostitutiva al 15%).

PARTITE IVA, QUANTI PAGANO IL 6 LUGLIO –

Il numero di contribuenti interessati supera di poco i 4 milioni, tra soggetti che rientrano negli studi di settore e quelli invece che rientrano nei regimi agevolati. La proroga non vale per le persone fisiche che presentano il modello Unico e per i contribuenti senza sostituto d’imposta che compilano il 730 e risultano a debito d’imposta. Per loro la scadenza era quella del 16 giugno.

PARTITE IVA, LA MAGGIORAZIONE OLTRE IL 6 LUGLIO –

Sono previsti anche una maggiorazione, a titolo di interesse, in caso di versamento effettuato dopo il 6 luglio. Chi paga le imposte dal 7 luglio al 20 agosto paga lo 0,40% in più del dovuto alla prima scadenza. Il termine del 20 agosto tiene conto della consuetudine che, con la pausa di ferragosto, le scadenze fiscale del 16 agosto slittano di quattro giorni.

PARTITE IVA, PERCHÉ LO SLITTAMENTO AL 6 LUGLIO –

La proproga era stata approvata anche lo scorso anno ed è considerata una soluzione efficace per evitare un ingorgo dei pagamenti che si sarebbe potuto verificare anche per la coincidenza con la scadenza dei termini per il versamento della prima rata delle tasse sulla casa, Imu e Tasi.

(Foto: Ansa / Ettore Ferrari)

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