Un pastore sardo di Ploaghe che uccide tutto il suo gregge di 135 pecore e i quattro cani
19/10/2017 di Redazione
Un pastore sardo di Ploaghe, in provincia di Sassari, ha ucciso il suo gregge di pecore, composto da 135 capi, e i quattro cani-pastore che lo aiutavano. Una tragedia dettata probabilmente dalla follia. Il pastore 62nne di Ploaghe aveva precedenti penali, ed era stato sottoposto a misure cautelari in un ospedale psichiatrico. Secondo la prima ricostruzione l’uomo ha ucciso tutte le sue pecore a causa dei rifiuti della cooperative a cui di solito vendeva il latte prodotto dal suo gregge. Negli ultimi mesi l’azienda agricola aveva smesso di comprarlo. Frustrato da mesi di mancati incassi, il pastore sardo avrebbe deciso di accoltellare tutti gli animali con cui lavorava, pecore così come cani. Solo uno di loro è riuscito a sopravvivere, gravemente ferito.
IL PASTORE SARDO CHE HA SGOZZATO TUTTE LE SUE PECORE
Il 62enne di Ploaghe si è dato alla fuga, e gli inquirenti lo ritengono pericoloso, visto che è armato e ha già compiuto un gesto così folle. Giorgio Sani, capitano della polizia locale della cittadina sassarese, ha spiegato la vicenda in questi termini all’Unione Sarda, rimarcando come da tempo la situazione fosse problematica, visto che il servizio veterinario non era riuscito a effettuare i controlli sul gregge del pastore sardo. «Da quanto abbiamo ricostruito finora attraverso alcuni sopralluoghi effettuati con maschere e attrezzature speciali, ha accoltellato a morte gli animali. Le carcasse, scoperte sette giorni dopo la mattanza, erano in avanzato stato di decomposizione, ma sono circa 135, più quattro pastori maremmani. Uno, invece, è riuscito a fuggire, e lo abbiamo ritrovato gravemente ferito. Da anni il servizio veterinario non riusciva a effettuare i controlli previsti dalla legge, anche per questo motivo non sappiamo esattamente da quanti animali fosse composto il gregge». L’allarme per la strage delle 135 pecore e dei quattro cani è stato dato da allevatori della zona di Ploaghe, che hanno avvertito un fortissimo fetore dalla zona in cui erano stati sgozzati gli animali.
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Il pastore sardo era già noto alle autorità in quanto nel 1998 era stato sospettato di aver sparato ad un vicino di casa. Dopo quanto accaduto all’epoca, l’uomo era finito nell’ospedale psichiatrico giudiziario, come riporta l‘Unione Sarda.
Foto copertina: ANSA/STEFANO SECONDINO