Pensioni, al Sud il doppio di invalidità che al Nord: 8,3 contro 3,8%
15/12/2016 di Redazione

PENSIONI INVALIDITÀ
Il divario Nord-Sud relativo al numero di pensioni di invalidità continua ad essere estremamente ampio. È quanto emerge dall’indagine dell’Istat sulle condizioni di vita dei pensionati presentata stamane. Secondo l’Istituto nazionale di statistica (dati aggiornati al 2015) la percentuale delle pensioni di invalidità nel Mezzogiorno è doppia rispetto a quella del Nord.
PENSIONI INVALIDITÀ: 8,3% AL SUD E 3,8% AL NORD
«Le pensioni di vecchiaia – spiega l’Istat – rappresentano il 59% del totale delle pensioni erogate al Nord e solo il 40,3% di quelle del Sud. Per le pensioni di invalidità totali l’incidenza al Mezzogiorno è invece circa il doppio di quella rilevata nelle regioni del Nord: 8,3% contro 3,8% per le pensioni di invalidità ordinaria; 20,3% contro 10,7% per quelle di invalidità civile».
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PENSIONI, REDDITO LORDO PIÚ CHE DOPPIO AI LAUREATI
Dai dati Istat emergono anche altre ampie differenze. Ad esempio quella tra laureati e non leaureati. «Se il pensionato possiede un titolo di studio pari alla laurea, il suo reddito lordo pensionistico (circa 2.660 euro mensili) – spiega l’Istituto – è più che doppio di quello delle persone senza titolo di studio o con al più la licenza elementare (1.160 euro)».
PENSIONI, -14,3% DI PENSIONATI-LAVORATORI
Da evidenziare, inoltre, un calo dei pensionati-lavoratori, probabilmente legato al fatto che si va in pensione sempre più tardi. Secondo l’Istat «nel 2015 i pensionati che risultano occupati sono 442 mila (-14,3% rispetto al 2011)». «Gli occupati con almeno 60 anni sono invece cresciuti di 563 mila unità (+48,2%)». Dietro il rialzo ci sarebbe lo zampino della «riforma previdenziale introdotta a partire dal 2012 che, attraverso l’inasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi, ha indotto per via normativa a un prolungamento delle carriere lavorative».
(Foto di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI)