Yara Gambirasio: la procura bacchetta quel «chiacchierone» di Alfano
17/06/2014 di Redazione
Mentre il ministro il ministro dell’Interno Angelino Alfano annuncia alle agenzie di stampa l’arresto per Massimo Giuseppe Bosetti, presunto assassino di Yara Gambirasio, e mentre viene scagliata contro il 44enne imprenditore edile un’ondata di insulti e parole offensive sui social network, il procuratore di Bergamo interviene per precisare che «era intenzione della Procura di mantenere il massimo riserbo» sulle indagini in corso e sul provvedimento emesso.
«ESISTE LA PRESUNZIONE D’INNOCENZA» – A parlare è il procuratore Francesco Dettori, il quale sembra polemizzare con la decisione del Viminale di comunicare la svolta. «Era intenzione della Procura – ha affermato all’Ansa – mantenere il massimo riserbo. Questo anche a tutela dell’indagato in realzione al quale, secondo la Costituzione, esiste la presunzione di innocenza». L’annuncio di Alfano era arrivato ieri, poco dopo l’arresto di Bossetti, bloccato alle 17 circa in un cantiere di Seriate, in provincia di Bergamo. «Le forze dell’ordine, d’intesa con la Magistratura – aveva fatto sapere il ministro – hanno individuato l’assassino di Yara Gambirasio. Ringraziamo tutti, ognuno nel proprio ruolo, per l’impegno massimo, l’alta professionalità e la passione investiti nella difficile ricerca di questo efferato assassinio che, finalmente, non è più senza volto».
(Fonte foto: archivio LaPresse)