«Perchè i migranti faranno bene all’Europa come hanno fatto con gli USA»

Migranti

,  una ricchezza o un problema? L’Europa prova a difendersi contro un’ondata migratoria, ricorrendo però ad armi spuntate che non risolveranno le paure e così come non fermeranno i nuovi arrivi. L’unica via per una gestione efficace dei profughi è ispirarsi al modello americano, che è riuscito a approfittare dei migranti arrivati negli Stati Uniti nel corso degli ultimi decenni.

MIGRANTI SBARCHI

– La frontiera bloccata di Ventimiglia, con lo scontro aperto tra Francia e Italia sui profughi, appare uno dei simboli delle paure verso i migranti che attanagliano l’Europa. Tra pochi giorni sarà la giornata mondiale del rifugiato, e un Paese come l’Austria ha deciso di celebrarlo bloccando ogni procedimento di richiesta dell’asilo. L’Europa prova a rinsaldare le basi della fortezza con cui difendersi dall’immigrazione, ma questo tentativo sembra destinato al fallimento, come rimarcano due commenti di due giornali tedeschi ideologicamente contrapposti, il conservatore Die Welt e il progressista Süddeutsche Zeitung. Il problema provocato dagli attuali arrivi non sono gli abusi di qualche ricongiungimento familiare in più ma un’ondata causata da persecuzioni religiose e guerre che devastano diversi Paesi. I migranti che viaggiano verso l’Europa sui barconi della speranza partono da Siria, Iraq ed Eritrea, luoghi dove la fuga appare l’unica via di salvezza. La maggior parte dei profughi europei arriva dall’Eritrea, e sono cristiani evangelici. Dall’Iraq e dalla Siria arrivano cristiani e musulmani, che sono perseguitati da jihadisti fanatici come l’ISIS. Questa ondata di migranti aumenterà nel prossimo futuro, perché nessuna arma di deterrenza adottata dall’Europa farà più paura delle condizioni disperate vissute da milioni di persone in quei Paesi.

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MIGRANTI IN ARRIVO

– Nella sua lunga storia l’Europa ha già saputo gestire ondate di profughi provocate da guerre religiose, e una simile situazione si sta sviluppando ora ai suoi confini meridionali. Il principio codificato alla fine degli anni ottanta dalla convenzione di Dublino, che indicava come il profugo sarebbe dovuto essere accolto solo dallo Stato di prima accoglienza, sta naufragando a causa del fatto che quasi tutti i nuovi migranti arrivino verso il Sud Europa. L’area più povera e maggiormente in difficoltà dell’UE, la più colpita dalla crisi finanziaria. Le misure militari per contrastare la pressione migratoria non serviranno, perchè per milioni di disperati ai suoi confini l’Europa è diventata ciò che sono stati e rimangono gli USA, un porto di salvezza per chi vuole fuggire da condizioni di vita insostenibili. E così dovrà svilupparsi, come rimarca Die Welt.

Milioni di persone hanno intrapreso un viaggio comune verso la direzione di Ellis Island, per fuggire dalla fame o per amore della libertà. L’America è diventata una superpotenza mondiale grazie a questa nuova ondata di persone. Ora tocca all’Europa il compito di essere il luogo della speranza e della libertà.

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