Migranti, l’Europa ha accolto solo un minore sui 5mila arrivati in Italia
29/05/2017 di Redazione
Sui migranti l’europa non ci aiuta abbastanza. L’Italia, nell’affrontare l’emergenza di questi mesi, fa la sua parte. La maggior parte degli altri Paesi dell’Unione, invece, no. È quanto confermano alcune cifre diffuse dal Parlamento Europeo (in una risoluzione approvata a larga maggioranza lo scorso 18 maggio), secondo le quali è stato ricollocato uno solo dei 5mila minori non accompagnati approdati sulle nostre coste.
LEGGI ANCHE > G7 di Taormina, Trump e il flop del vertice
MIGRANTI, PIANO DI RICOLLOCAZIONE RISCHIA IL FALLIMENTO
Il bambino, insomma sarebbe il simbolo della mancata solidarietà dell’Ue e delle difficoltà dei Paesi a trovare un’intesa comune e una comune sensibilità nell’affrontare il problema. Del piano di ricollocazione in via di fallimento parla oggi Goffredo De Marchis su Repubblica:
Al 27 aprile erano stati ricollocati 17903 richiedenti asilo: 12490 dalla Grecia e 5920 dall’Italia. «Un dato – scrivono i promotori della mozione – che equivale ad appena l’11 per cento degli obblighi assunti». Cioè, 18410 persone su 160 mila previste.
Quali Paesi fanno la loro parte?
Il programma di accoglienza solidale naturalmente esclude Italia, Grecia e Germania che fanno già il possibile nella gestione del fenomeno. In quanto paesi di arrivo sono loro a dover essere aiutati nel controllo dei flussi da tutti gli altri. Ma questa solidarietà si limita a pochissimi stati. Soltanto la Finlandia e Malta rispettano gli obblighi. E la sola Finlandia lo fa «sistematicamente » per il capitolo doloroso dei “minori non accompagnati”.
Quali Paesi invece disertano?
Praticamente tutti gli altri. Alcuni più degli altri. Ungheria e Slovacchia rifiutano la ricollocazione e hanno portato la commissione Ue davanti alla Corte europea di giustizia. Austria, Polonia e Repubblica Ceca sono fra i Paesi che fanno di meno. «Ma la maggior parte degli stati membri è ancora molto in ritardo, sebbene si siano registrati alcuni progressi».
Le cifre dell’Italia
Il paradosso è che nel 2016 il nostro Paese ha ricollocato più richiedenti asilo di quanti sia riuscita a dirottarne negli altri stati Ue. Lo scorso anno sono arrivati da noi 181436 persone, il 18 per cento in più rispetto al 2015. Il 14 per cento di loro erano minori. Tra i richiedenti asilo sono stati ammessi gli eritrei e 20700 sono sbarcati sulle nostre coste. In questo caso, l’Italia è indietro nella loro registrazione, necessaria a inserirli nel programma di solidarietà.
(Foto: ANSA / LUCA ZENNARO)