Il piano del Viminale: sostituire le navi delle Ong con quelle di Sophia e Triton

14/08/2017 di Redazione

Dopo Medici Senza Frontiere anche due altre Ong, Sea Eye e Save The Children, hanno deciso di sospendere la loro attività nel Mediterraneo per capire se ci sono condizioni di sicurezza. Intanto il Ministero dell’Interno, soddisfatto per lo stop dei flussi di migranti, è pronto ad elaborare un piano per sostituire le navi delle organizzazioni umanitarie con quelle delle missioni europee Sophia e Triton.

MIGRANTI, PIANO DEL VIMINALE PER SOSTITUIRE LE NAVI DELLE ONG

Ne parlano oggi Annalisa Cuzzocrea e Fabio Tonacci su Repubblica:

«Se dovesse riprendere in modo intenso — ragiona una fonte qualificata vicina al ministro Minniti — chiederemo alle missioni europee Sophia e Triton, e ai mercantili di passaggio, di aiutare la Guardia costiera nei soccorsi. Esattamente come avveniva prima dell’arrivo delle navi umanitarie nel Mediterraneo ». Prima, dunque, che le ong si facessero carico del salvataggio di 46.796 profughi nel 2016 (il 38 per cento del totale) e di 12.646 nei primi mesi del 2017 (circa il 35 per cento). La loro presenza, nei fatti, aveva permesso alle imbarcazioni di Triton e Sophia di tenersi lontane dall’area Search and Rescue. Considerando che la Iuventa è sotto sequestro a Trapani e che le navi di Proactiva Open Arms, Seawatch e Moas sono in porto a Malta, davanti alla Libia è rimasta solo l’Aquarius di Sos Mediterranée.

Il piano del Viminale prevede anche aiuti allo sviluppo della Libia con il finaziamento di progetti economici avanzati dai sindaci libici sia del Nord che del Sud del Paese. L’Italia fornirà inoltre anche altre motovedette alla Guardia Costiera libica, oltre alle quattro già utilizzate.

MIGRANTI, STOP DELLE OPERAZIONI DELLE ONG

Medici Senza Frontiere ha deciso di sospendere «temporaneamente» l’attività davanti alla Libia nella giornata di sabato come risposta alla decisione della Libia di istituire una zona Sar (di ricerca e di soccorso) «limitando l’accesso delle ong in acque internazionali» e ad un «rischio sicurezza» segnalato dal Mrcc (il Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo di Roma) «dovuto a minacce della guardia costiera libica». Si sono dunque fermate le operazioni della nave Prudence, ma l’equipe medica di Medici Senza Frontiere continua a fornire supporto a bordo della nave Aquarius di Sos Mediterranee.

(Foto: ANSA / CESARE ABBATE)

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