Massimo D’Alema e le incredibili rivelazioni sul cancelletto a Piazzapulita

Massimo D’Alema che parla delle sue vigne, dei suoi ulivi, dei vini prodotti nella sua tenuta, che mostra i suoi cani di razza e il suo giardino, e che poi elenca le riforme necessarie per l’Italia ripercorrendo anche il periodo di crisi del governo Berlusconi e la preparazione ad un eventuale esecutivo di larghe intese. È il Massimo D’Alema che compare nel video intervista di Alan Friedman parzialmente mandato in onda (nel filmato dopo 1h 17′) ieri su La7, nel corso della puntata di Piazzapulita della quale il giornalista americano era ospite in studio.

 

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«RIFORMARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE» – «Noi – spiegava D’Alema a Friedman il 20 agosto scorso – dobbiamo rimuovere le principali ragioni per cui non si investe in Italia, che sono il funzionamento della pubblica amministrazione, che è veramente un enorme ostacolo per la lentezza… questa piccola azienda che avete visitato… io non sono riuscito ancora a fare un cancelletto di legno e ho atteso il permesso nove mesi… un amico che ha un piccolo cantiere sulla foce del Tevere, quando mi occupavo di barche (adesso sono diventato un lavoratore della terra) mi disse: ‘Ma io prima del federalismo se dovevo fare un intervento chiedevo l’autorizzazione alla Capitaneria di porto perché questo è demanio dello stato. Adesso avete democratizzato ed io devo andare al Comune di Fiumicino, all’Agenzia regionale per il territorio, e quando ho finito questa enorme trafila devo tornare lo stesso alla Capitaneria di porto che mi deve dare in nulla osta’. Quindi il risultato di questa riforma è di aver moltiplicato per tre i tempi, le procedure, i costi. Tutto questo è un enorme disastro a cui si deve porre rimedio».

 

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«PARLAI CON MONTI…» – Poi arriva il racconto arriva al momento della rottura clamorosa tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi e in particolare all’offerta del centrosinistra di una candidatura a Mario Monti e dei sondaggi di Giorgio Napolitano sul possibile sostituto del Cavaliere in caso di caduta del governo. «Non so se Napolitano abbia direttamente parlato con Monti – dice D’Alema a Friedman – Anche io lo incontrai (Monti, nda) a casa di Guido Rossi, un anno prima che nascesse il suo governo. Era un’ipotesi (il governo Monti, nda). Parliamoci chiaro. La maggioranza di centrodestra era virtualmente entrata in crisi con la rottura di Fini, poi Belrusconi riuscì a recuperare i numeri, ma eravamo chiaramente sull’orlo di una crisi di governo». «Lui era un candidato che rispondeva esattamente a quella necessità innanzitutto di ristabilire un rapporto di fiducia con l’Europa e le istituzioni europee che secondo l’opinione di tutti era la prima emergenza del Paese».

 

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L’IRONIA SU TWITTER – L’intervista di Friedman a D’Alema a Piazzapulita ha immediatamente innescato una serie di commenti su Twitter, spesso ironici. Alcuni telespettatori hanno criticato, tra l’altro la lamentela dell’esponente Pd per la lentezza della pubblica amministrazione nella concessione dei permessi:

 

 

 

(Fonte immagini: Piazzapulita / La7. Credit: Corriere Tv)

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