Il secondo carabiniere di Firenze ammette il rapporto sessuale. «Un grave errore, ma ci hanno invitato loro»

13/09/2017 di Redazione

Il secondo carabiniere coinvolto nel presunto stupro di Firenze ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con una delle due studentesse americane. Lo riporta un articolo di Fiorella Sarzanini sul Corriere della Sera, che descrive l’interrogatorio effettuato ieri dal militare, il carabiniere scelto Pietro Costa, trentenne, che nella notte tra il 6 e il 7 settembre si trovava in servizio ed era intervenuto coll’appuntato Marco Camuffo alla discoteca Flo. Le dichiarazioni delle due studentesse e dei due carabinieri quindi coincidono dall’ora in cui i due militari sono arrivati al locale fiorentino, fino a quando sono arrivati a casa delle giovani americane.

L’AMMISSIONE DI PIETRO COSTA SUL PRESUNTO STUPRO DI FIRENZE

La differenza, assai rilevante, è su come si sia svolto il rapporto. Consenziente, come hanno affermato davanti ai giudici i due carabinieri, oppure una violenza sessuale, come denunciato dalle due studentesse statunitensi. Secondo Fiorella Sarzanini Pietro Costa ha definto il rapporto un errore, ma ha rimarcato come la responsabilità principale sia delle giovani, che hanno invitato i due carabinieri a salire a casa loro.«Sono state le ragazze a invitarci, hanno insistito perché salissimo a casa». Un ribaltamento delle responsabilità che evidenzia la strategia difensiva dei militari: ammettere il grave errore, ovvero aver infranto pressoché ogni regola da rispettare durante il loro servizio, ma negare l’accusa più grave, la violenza sessuale, in modo fermo.

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L’appunato Marco Camuffo aveva negato di essersi accorto dello stato alterato delle due studentesse, Pietro Costa invece ha rimarcato come il rapporto sessuale sia stato favorito dall’invito a casa delle giovani americane. Fiorella Sarzanini evidenzia nell’articolo come la versione fornite dal carabiniere scelto e dal suo collega appuntato sia particolarmente lacunosa. C’è un buco di diverse ore dall’ora in cui intervengono alla discoteca Flo, tra le ore 2 inoltrate e le 4 quando svolgono un posto di blocco. La vettura dei due carabinieri, una Fiat Bravo, è rimasta parcheggiata davanti alla casa delle due studentesse fino alle 3,10, ma poi sparisce fino al posto di blocco effettuato in servizio ma su cui ci sono dubbi sull’effettivo svolgimento.

Foto copertina: ANSA/MAURIZIO DEGL’INNOCENTI

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