Pietro Taricone, 5 anni fa moriva “O’ Guerriero”
29/06/2015 di Redazione
Pietro Taricone: il 29 giugno di cinque anni fa perdeva la vita a soli 35 anni “O’ Guerriero“, così com’era ribattezzato l’ex concorrente del Grande Fratello ed attore, a causa di un incidente dopo un lancio con il paracadute.
PIETRO TARICONE, ECCO CHI ERA. IL BOOM AL GRANDE FRATELLO –
Pietro Taricone, originario di Frosinone e cresciuto tra la città laziale e Caserta, conquistò la propria notorietà per aver partecipato nel 2000 alla prima edizione del GF, il reality show di Canale 5 (arrivando terzo, ndr). Subito dopo avviò una carriere da attore, partecipando a numerosi film e fiction tv, tra le quali “Don Gnocchi – L’angelo dei bimbi“, “Distretto di Polizia“, “Radio West“, “Maradona – La mano de Dios” e “Baciati dall’amore“.
PIETRO TARICONE E KASIA SMUTNIAK, LA COPPIA –
Iscritto a Giurisprudenza senza però riuscire a laurearsi, si era messo a studiare recitazione. Nel 2003 partecipò a «Ricordati di me» di Gabriele Muccino. In quell’anno, nel set di “Radio West“, conobbe l’attrice e modella polacca Kasia Smutniak: diventerà sua moglie e l’anno dopo avranno una figlia, Sophie. La coppia va a vivere fuori Roma, in una villa circondata dagli animali.
TARICONE INCIDENTE: LO SCHIANTO DEL 28 GIUGNO 2010 –
Amante (così come la moglie) degli sport estremi, Pietro Taricone era diventato un appassionato di paracadutismo. Tanto da aver deciso di seguire corsi di perfezionamento in giro per il mondo. Il 28 giugno 2010, l’ultimo lancio. Insieme a un gruppo di amici, Pietro Taricone, si lanciò dall’avisuperficie umbra di Terni. Ma qualcosa andò per il verso sbagliato e l’attore si schiantò, riportando un’emorragia interna e fratture multiple. Forse, per una manovra sbagliata o azzardata (nel 2010 il Gip chiuse l’inchiesta, accogliendo la tesi della Procura, secondo cui lo schianto fu da ricondurre a un errore umano. L’attore avrebbe ritardato la manovra di atterraggio, ndr).
Pietro Taricone non morì subito dopo l’impatto. Trasportato in ospedale, fu operato per nove ore, ma non riuscì a salvarsi.
PIETRO TARICONE E IL RICORDO DI SAVIANO –
Tra coloro che ricordarono Pietro Taricone ci fu anche lo scrittore e giornalista Roberto Saviano. Erano stati compagni di liceo, frequentavano lo Scientifico a Caserta:
«Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Pietro Taricone. Abbiamo frequentato il liceo scientifico Diaz, lo ricordo quand’eravamo adolescenti… Mi mancherai”, scrisse Saviano. Ripensando a quando Taricone era rappresentante di istituto, definendolo “un ragazzo carismatico, solare e un po’ guascone”. Aggiunse: «Nella Caserta di quegli anni la sua ribalta sconvolse tutti, si sentì aggredito da tanto successo, una luce che la nostra terra non è abituata a ricevere. E lui sulla soglia del circo mediatico seppe prendersi il suo tempo, scegliere il suo percorso, approfittare dell’opportunità avuta per studiare e migliorarsi. Non farsi ferire dalla bile o dalle accuse per il successo che in certe parti d’Italia è la colpa peggiore. Amava volare, ‘perché il cielo non tradisce’, come ogni paracadutista sa. A tradirlo è stato l’atterraggio, è stata la terra».
Saviano spiegò anche il suo rammarico per non essere riuscito a ringraziarlo, dato che «all’indomani delle critiche rivoltemi da Berlusconi (su Gomorra, ndr), mi difese pubblicamente, cosa non scontata per chi viene dalla nostra provincia», scrisse.
PIETRO TARICONE CASAPOUND –
Non mancarono le polemiche per la vicinanza politica di Taricone con l’estrema destra di Casapound.
Nel febbraio 2010 – ricordò l’Espresso – Casapound collaborò con The Zoo (società romana di paracadutismo, ndr) per lanciare “Istinto Rapace”, ovvero «un corso di paracadutismo sportivo con connotazione politica che puntava a creare gli “arditi del paracadutismo». E fu proprio Taricone il “padrino d’eccezione”. Non è un caso che oggi – così come in passato – la stessa Casapound ricordi Taricone con striscioni in diverse città del Paese.