PolloPazzo in Gran Bretagna, contaminato da un batterio il 70% del venduto

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Rilevata la presenza ubiqua di Campylobacter

Le analisi della Food Standards Agency (FSA) hanno rilevato la presenza massiccia e in crescita di Campylobacter nella carne di pollo in vendita nei principali supermercati, il batterio colpisce 280.000 persone ogni anno in Gran Bretagna e ne uccide un centinaio ed è la principale causa di avvelenamento alimentare nel paese.



Gli esperti raccomandano attenzione nella preparazione della carne di pollo

UN BATTERIO MOLTO COMUNE – Il Campylobacter è un comunissimo batterio, facilmente rintracciabile nelle carni di pollo. La sua presenza provoca la campylobatteriosi, una malattia caratterizzata da diarrea, febbre, nausea, crampi addominali e brividi di freddo, che può essere fatale ai soggetti più deboli. Il Campylobacter può essere la causa scatenante dellala malattia di Guillain-Barré, che colpisce di preferenza i bambini e gli immunodepressi e che nelle forme iperacute può condurre a una paralisi totale e alla morte in 24 ore. Si tratta di una malattia molto più rara, con uno o due su 100.000 individui all’anno, ma è la causa più comune di paralisi acuta non traumatica in tutto il mondo

L’ALLARME DA LONDRA – Le analisi britanniche hanno rilevato che il batterio è presente in più del 70% dei polli in vendita, un dato in netta crescita rispetto al già preoccupante 59% di contaminazione rilevata in passato. A preoccupare di più è pero la presenza di colonie del batterio, tra i polli in vendita nei supermercati Asda infatti il 28% ha mostrato una presenza superiore alle mille unità per grammo, tale da rendere la trasmissione all’uomo molto probabile. Non molto meglio i concorrenti, con Marks and Spencer al 22% e solo Tesco con un 11%, sotto l’attuale media dell’industria di riferimento, ma comunque preoccupante.



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COME EVITARE IL PERICOLO – Il batterio è innocuo se il pollo è cucinato, non essendo resistente alle alte temperature, resiste invece alla refrigerazione e può contaminare altri cibi. Le raccomandazioni della Food Standards Agency consigliano quindi di conservare il pollo coperto e sul fondo del frigo, per evitare che perda liquidi che colino sul resto del cibo, di non lavare il pollo crudo per evitare di spargere i germi e infine di lavare con cura utensili, superfici e mani usati per la preparazione del pollo.