Porno: ci sono otto persone che sanno che li guardi. Chi sono?

Categorie: Internet, Tecnologia

Business Insider pubblica la lista di chi conosce con certezza quali zozzerie facciamo su Internet.



Se lo dice Perry Cox, il caustico e sarcastico dottore di Scrubs, ci si può fidare: “Se vietassero il porno su Internet, il giorno dopo ci sarebbe un solo sito ‘www.rivogliamoilporno.com'”. Chi non si è visto un bel video di donne o uomini nudi sulla grande rete? Dai, lo sappiamo tutti, ce n’è a pacchi. Anche Business Insider ne è convinto: “E’ il genere più popolare sulla rete”. Ma salta fuori l’avvertenza: normale che quando si esplorano determinati contenuti, si cerchi di avere la massima privacy possibile. Ebbene: secondo BI ci sarebbero almeno 8 persone in grado di sapere con certezza la nostra porno-attività sulla rete.

1) IL NOSTRO CONIUGE – O COMPAGNO DI STANZA – Siamo sicuri di non essere sposati con “il tipo sospettoso che guarda di tanto in tanto la nostra cronologia?” Ma ciò che potrebbe fregarci, non è l’intenzionalità, ma la casualità. Magari un autocompletamento? Una pagina rapida rimasta in memoria? Una digitazione casuale, da parte del nostro partner di stanza, che tradisca le nostre abitudini?



2) IL NOSTRO AMICO CERVELLONE – “I problemi tecnici capitano, si sa”: e in quelle occasioni ciò che facciamo è chiamare il nostro amico super impallinato di informatica, che ci risolva quel fastidioso problema del computer sempre bloccato. E lui, più furbo di noi, si va a spulciare, per esempio, il file “index.dat” dove Internet Explorer registra tutta la nostra attività sul web.



3) IL VICINO – Se la nostra connessione internet wireless non è ben schermata, rischiamo di essere vulnerabili a qualsiasi tipo di trojan che trasferisca dati sulla nostra navigazione a chiunque. Anche al vicino impiccione.

4) IL NOSTRO ISP – Ovvio, chi ci da la possibilità di accedere ad Internet è anche in grado di sapere ogni dettaglio della nostra navigazione. “Gli ISP possono accedere ad ogni dettaglio”, dice un’esperto americano di sicurezza sul web. Certo, ci sono le leggi a vietare questi comportamenti, ma, tecnicamente, non c’è niente che fermi questi agenti dal rubare tutto il nostro traffico.

5) NETWORK PUBBLICITARI – Quelli che ti lasciano sul pc i famosi “cookie”, in grado di identificarti due volte di seguito come visitatore di un certo sito. Il che permette alle società pubblicitarie di superare il numero “di matricola” che il nostro ISP ci assegna: in questo modo, si è in grado di sapere con certezza quale IP visita quale sito. Anche quale sito porno, certo.

6) RETI DI CONTENUTI – Piattaforme crossover (Gawker, Tumbler) che si occupano dell’intero scibile umano possono facilmente tracciare la nostra attività verso siti pornografici. Tanto, ne trattano anche loro.

7) GOOGLE – Immancabile. La grande G sa tutto di noi, ci indicizza continuamente, sa cosa cerchiamo, sa quante volte finiamo per digitare “YouPorn” sulla barra di ricerca. E se abbiamo anche una Gmail, è finita: abbiamo definitivamente associato il nostro Ip al database di Google, che sa con certezza dove andiamo.

8) IL SITO PORNO IN QUESTIONE – Che, ovviamente, tiene traccia degli accessi. Se il sito è a pagamento, la morte della nostra privacy è nella natura delle cose. “Ma anche se pensiamo di non star lasciando nessuna traccia, con le moderne tecnologie informatiche” è un gioco da ragazzi recuperare la lista di tutti i dati che il nostro terminale invia al sito verso il quale ci colleghiamo.