questa notte si sapranno i risultati del Super Tuesday, il momento più importante delle primarie Usa 2016. Hillary Clinton e Donald Trump sono i favoriti per la vittoria nella maggioranza degli Stati che vanno al voto al Super Tuesday, particolarmente concentrati nel Sud degli Stati Uniti. Ecco l’elenco degli Stati che vanno al voto nel Super Tuesday, il giorno in cui si svolgono il maggior numero di primarie, i delegati in palio e i favoriti per la vittoria.
L’Alabama è uno degli Stati del Sud più conservatori. Alle primarie repubblicane saranno assegnati 50 delegati con un criterio maggioritario, il che dovrebbe consentire al vincitore di conquistarne la quasi totalità. Donald Trump guida nettamente i sondaggi con oltre 20 punti di vantaggio su Ted Cruz e Marco Rubio. Alle primarie democratiche sono assegnati 53 delegati con criterio proporzionale. L’orientamento conservatore dello Stato e la forte presenza afro-americana dovrebbero garantire un’ampia vittoria a Hillary Clinton, che guida i sondaggi con più di 40 punti di vantaggio.
I Repubblicani svolgono i caucus dell’Alaska, lo Stato di Sarah Palin. L’ex governatrice sostiene Donald Trump, che però sembra aver più difficoltà all’Ovest rispetto al resto del Paese, a causa dell’orientamento libertario di molti repubblicani. Il formato dei caucus, dove conta maggiormente l’affiliazione al partito, sembra sfavorire il miliardario di NYC. I delegati sono 28, e assegnati in modo proporzionale.
I caucus delle Samoa americane sono la competizione più piccola del Super Tuesday. Nel 2008 avevano votato solo 285 democratici. I delegati sono 6.
Alle primarie repubblicane dell’Arkansas sono assegnati 40 delegati. Il criterio di distribuzione è misto, e il vantaggio contenuto di Donald Trump nei sondaggi, meno di 10 punti, sembra indicare una assegnazione piuttosto equilibrata. Tra i Democratici invece è molto probabile una netta vittoria di Hillary Clinton, che potrebbe conquistare una chiara maggioranza dei 32 delegati in palio. Hillary Clinton è stata per molti anni la First Lady dello Stato governato da suo marito Bill prima della sua elezione a presidente.
I Democratici svolgono i caucus del Colorado, con in palio 66 delegati. Si tratta di una delle occasioni più importanti per Bernie Sanders, che deve ottenere una chiara vittoria al fine di rimanere competitivo per la nomination.
La Georgia è il più grande Stato del Sud a organizzare le primarie nel Super Tuesday delle primarie di Usa 2016. I delegati in palio sono 76, assegnati con un criterio misto. Donald Trump è il chiaro favorito per la vittoria. Alle primarie democratiche il successo di Hillary Clinton è ancora più probabile, visto la forte presenza dei votanti afro-americani. I 102 delegati in palio dovrebbero essere conquistati in ampia maggioranza dalla favorita per la nomination democratica.
Il Massachusetts è il più importante Stato del Nordest a svolgere le sue primarie durante il Super Tuesday. Tra i Repubblicani Donald Trump potrebbe ottenere il suo successo più netto, visto l’assoluto dominio demoscopico di queste settimane, con un primato che supera il 50%. John Kasich deve ottenere un buon risultato per rendere ancora credibile una campagna indirizzata verso la sconfitta. Lo Stato assegna però i suoi delegati in maniera proporzionale, 42. Tra i Democratici i delegati in palio sono 91, e dovrebbero essere conquistati in maggioranza da Bernie Sanders per mantenere competitiva la nomination. I sondaggi rilevano però un leggero vantaggio di Hillary Clinton.
I caucus repubblicani del Minnesota assegnano 38 delegati in modo proporzionale. In queste ultime settimane non sono stati realizzati sondaggi, ma i caucus del passato e la similitudine con l’Iowa indicherebbero una sconfitta di Donald Trump. I 77 delegati dei Democratici sono parecchio invitanti per Bernie Sanders, che potrebbe trovare in questo Stato uno dei suoi pochi successi del Super Tuesday.
I 43 delegati delle primarie dell’Oklahoma sono distribuiti con un criterio misto tra i Repubblicani. L’elezione appare aperta a più risultati, con uno dei pochi scontri a tre rilevati nei sondaggi, anche se Marco Rubio appare il più debole tra i candidati. Tra i Democratici i pochi neri presenti per uno Stato del Sud sembrano permettere a Bernie Sanders di poter vincere l’unica competizioni in questa area degli Stati Uniti.
Alle primarie repubblicane del Tennessee i 58 delegati sono assegnati con un criterio prevalentemente maggioritario, che potrebbe ulteriormente favorire anche corposamente il vincitore se i suoi avversari non superassero il 20%. I pochi sondaggi usciti in questi giorni rilevando Donald Trump in grande vantaggio. Tra i Democratici la chiara favorita per la vittoria è Hillary Clinton, beneficiata dal forte voto afro-americano così come dall’orientamento moderato dello Stato. I delegati in palio sono 67.
Il Texas è lo Stato più grande a svolgere le primarie del Super Tuesday 2016. I delegati in palio sono ben 155 tra i Repubblicani, assegnati con un criterio misto che favorisce il vincitore se supera il 50%. I sondaggi rilevano una sfida equilibrata tra Ted Cruz e Donald Trump. Il senatore del Texas deve vincere il suo Stato per rimanere credibilmente in corsa alle primarie di Usa 2016. Tra i Democratici i delegati sono ben 222, assegnati con criterio proporzionale. Hillary Clinton è rilevata con un ampio vantaggio, favorita dal voto nero e da quello ispanico.
Il Vermont è uno degli Stati più piccoli a svolgere le primarie. Donald Trump è il chiaro favorito, ma potrebbe essere insidiato da John Kasich, visto che il governatore dell’Ohio appare competitivo al Nord. I delegati assegnati tra i Repubblicani sono solo 16, come tra i Democratici. Benchè distribuiti in modo proporzionale, la maggior parte di essi sarà vinta da Bernie Sanders, che probabilmente otterrà un plebiscito nel suo Stato.
I 49 delegati della Virginia sono distribuiti in modo proporzionale nelle primarie repubblicane. I sondaggi rilevano Donald Trump in chiaro vantaggio, davanti a Marco Rubio e Ted Cruz. I delegati democratici sono invece 95, e dovrebbero essere conquistati in gran parte da Hillary Clinton.