Quanto costa andare un giorno al mare
17/05/2012 di Maghdi Abo Abia
Mare. Con l’arrivo della bella stagione inizia a far capolino la voglia di poter passare qualche giorno in spiaggia a godere del sole, del vento, dell’acqua, della risacca, così da rilassarsi e passare qualche ora in totale serenità.
IL MISTERO DEI BAGNI – Ma dove? Le scelte sono due: o si punta sulla spiaggia libera o sulle spiaggie libere attrezzate, ovvero quelle strutture date in concessione a un ente pubblico o a un soggetto privato che eroga servizi legati alla balneazione. Come funziona quest’ultimo passo? Chi è il soggetto che prende in gestione un’area demaniale dello Stato? Per quanto tempo? Quanto costa? Sono domande che si pone ogni cliente potenziale di queste strutture il quale si trova spesso a pagare una cifra più che discreta per poter godere del riposo garantito dal mare.
LE MODALITA’ – Prima di proseguire cerchiamo di rendere chiare alcune linee guida con l’aiuto di telefono blu: le spiagge sono demaniali, quindi di proprietà dello Stato. Queste vengono date in concessione ai gestori, che possono chiedere un biglietto di ingresso se autorizzati dai comuni e cartello ben visibile. E’ possibile affittare sdraio, imbrelloni e cabine. Questi servizi di norma sono aggiunti al biglietto d’ingresso, ma non è obbligatorio affittarle. Dopo essere entrati si può stare sul proprio asciugamano. Infine si può accedere alla spiaggia di uno stabilimento balneare, per raggiungere il mare senza pagare il biglietto d’ingresso. Non si può però sostare né sulla spiaggia né sulla battigia, area che dev’essere costantemente libera da persone o cose.