I legali di Raffaele Sollecito diffidano la Rai dalla trasmissione dell’intervista di Rudy Guede a Storie maledette, la prima intervista concessa dopo otto anni di silenzio. Il ragazzo ghanese è stato condannato con rito abbreviato a 16 anni per concorso in omicidio di Meredith Kercher mentre Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati assolti con sentenza definitiva il 27 marzo 2015.
L’intervista di Rudi Guede dovrebbe andare in onda il prossimo 21 gennaio su Rai3. Secondo quanto riportato da Oggi gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori, legali di Raffaele Sollecito, hanno inoltrato una lettera-diffida alla Rai segnalando il pericolo di una denuncia per calunnia in base alla dichiarazioni di Rudi Guede: “Raffaele Sollecito dal 2007 a oggi ha già subito danni enormi per le ingiuste accuse dalle quali è stato definitivamente assolto dalla Corte di Cassazione nella primavera dello scorso anno” aggiungendo che Guede non ha mai fatto il nome di Sollecito e che “tutti i giudici che lo hanno giudicato lo hanno definito inattendibile”.
“Finora, l’unico che ha sempre taciuto è lei: Rudy Guede. Questa è la prima volta che lei parla”.Cosa ne pensate?Giovedì alle 21:05 su Rai3: ecco il nostro promo…Oggi Franca sarà ospite all’Arena: dalle 14 su Rai1!
Posted by Storie maledette on Sunday, January 17, 2016
Rudy Guede, ormai prossimo alla laurea in Lettere in carcere, come anticipato dal Messaggero, si è rivolto così a Franca Leosini:
«Ma non sono stato io – insiste – Non è stata trovata alcuna traccia di mio dna sul coltello con il quale Meredith è stata uccisa. E anche la simulazione del furto nella casa conferma quello che dico. Sul sasso lanciato per rompere la finestra non ci sono le mie impronte. Come avrei fatto a cancellarle? Sono stato descritto come un ladruncolo, un bugiardo. Ma se così fosse avrei avuto altre denunce, qualche condanna. Non sono un santo, ma ho fatto le cose che fanno tutti i ragazzi della mia età. E quando mi sono trovato nella casa del delitto sono fuggito perché ho avuto paura. Nessuno mi avrebbe creduto. Ho pensato: negro trovato, colpevole trovato. Le indagini successive, fatte malissimo, mi hanno dimostrato che avevo ragione»