Ragazza suicida dopo abusi sessuali, la sentenza arriva 17 anni dopo

09/03/2017 di Redazione

Si è concluso a 17 anni dall’inizio dei fatti a Roma in Cassazione un processo per abusi sessuali compiuti a Torino su una ragazzina che dopo lo scoppio del caso si tolse la vita. I giudici hanno respinto l’ultimo ricorso dell’imputato confermando la condanna a 3 anni e 6 mesi. L’udienza davanti alla Corte è stata fissata in tempo utile per evitare la caduta in prescrizione delle accuse.

 

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RAGAZZA SUICIDA DOPO ABUSI SESSUALI, SENTENZA 17 ANNI DOPO

L’imputato, un peruviano oggi 50enne, era il patrigno della ragazzina, con la quale ebbe rapporti sessuali dal 2000, quando lei aveva 11 anni, al 2003. Fu lui stesso, quando la vicenda venne alla luce, a presentarsi in Procura e ad ammettere gli episodi. La prima sentenza d’appello arrivò a luglio 2014. Ma la ragazza si era tolta la vita alcuni anni prima lanciandosi dalla finestra di un condominio alla periferia sud di Torino. Nel 2015 la Cassazione certificò che alcuni episodi erano ormai prescritti e ordinò un nuovo processo d’appello, che venne celebrato nel maggio del 2016, per il ricalcolo della pena. L’intera vicenda sarebbe caduta in prescrizione tra pochi giorni.

(Foto da archivio Ansa)

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