Redditometro: come contestare la lettera

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La difesa del contribuente parte dalla lettera

Redditometro, ecco come contestare la lettera e portare l’agenzia delle Entrate in contraddittorio: il Sole 24 Ore riporta alcuni esempi piuttosto interessanti che possono aiutare il contribuente a contestare i valori proposti dall’amministrazione tributaria. D’altronde, nella lettera che oltre 20mila taxpayers italiani stanno già ricevendo, ci sono già tutti gli strumenti per impostare la contestazione iniziale.



REDDITOMETRO, LA DIFESA DEL CONTRIBUENTE PARTE DALLA LETTERA – Il Sole ha potuto visionare una lettera arrivata ad un contribuente e ha calcolato: l’amministrazione del fisco consegna ai contribuenti delle rilevazioni che possono risultare distanti dalla realtà anche di molto, e per questo è importante sapere da subito in che modo contestare alcune delle voci. Nella lettera che giunge dall’agenzia delle entrate ci sono tre colonne: nella prima ci sono “le spese certe contenute in Anagrafe Tributaria”, nella seconda colonna ci sono “le spese basate su dati certi (ad esempio, possesso di abitazione o di automobile” e la terza è a disposizione del contribuente per modificare o integrare i dati proposti prima di presentarsi all’appuntamento per il contraddittorio proposto dall’Agenzia, che si può modificare ma va  comunicato al mittente entro 15 giorni dalla ricezione della missiva.



REDDITOMETRO, IL CONTRADDITTORIO INIZIA COSI’ – Ecco alcuni esempi per contestare gli importi da redditometro.