La corsa della Germania a buttar fuori la Grecia dall’euro dopo il referendum

Referendum Grecia

, in Germania diversi media e numerosi politici si schierano per l’addio di Atena all’euro. L’ipotesi Grexit spaventa meno rispetto al mancato rispetto e secondo alcuni il disprezzo dimostrato da Alexis Tsipras e il suo governo per le regole alla base dell’unione monetaria. Mantenere la Grecia all’interno dell’euro sarebbe ora politicamente troppo costoso.

REFERENDUM GRECIA, SPINTA PER GREXIT –

La vittoria del No al referendum convocato dal governo di Alexis Tsipras al piano dei creditori è stata schiacciante. Un simile risultato era probabilmente inaspettato per le dimensioni, e ha provocato una forte reazione nell’establishment del Paese più importante della Germania. La differenza tra il centrodestra e il centrosinistra non esiste più in merito al rapporto con Atene, tanto che il quotidiano progressista più importante e il più venduto in Germania, Süddeutsche Zeitung, si schiera in modo esplicito per il Grexit. Il titolo è chiarissimo, “Nessuna base per la collaborazione”, il resto del pezzo ancora più duro.

Con questo governo la Grecia è arrivata alla fine del suo percorso nell’euro. Dopo una insostenibile campagna a costo di 18 Paesi europei, dopo cannonate di insulti a base di terroristi e ricattatori, dopo offese e accecanti distorsioni della verità non c’è più una base per la collaborazione con la Grecia nell’eurozona. Anche solo per autodifesa il resto dell’unione monetaria dovrebbe indicare la porta ad Atene. Se non lo facesse darebbe forza all’estremismo e alle forze di divisione tra le sue fila. Il premier Tsipras ha voluto un referendum sullew regole dell’eurozona. Ha lottato per il rifiuto di queste regole, e ha ottenuto una maggioranza. Ora deve trarne le conseguenze…In Atene possono festeggiare, ma molti in Grecia sono consapevoli di aver ottenuto una vittoria di Pirro. Tsipras ne è un degno erede.

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REFERENDUM GRECIA, TIFO PER GREXIT. MERKEL CALMA –

L’editoriale di Süddeutsche Zeitung è la più autorevole esposizione di un sentimento davvero diffuso all’interno dell’establishment tedesco. Spiegel Online ha raccolto diversi commenti di europarlamentari, quasi tutti schierati per l’addio della Grecia all’euro. Il rischio Grexit viene accettato, visto che il comportamento del governo di Atene, e la pronuncia del popolo greco, hanno evidenziato la chiara volontà di non rispettare le regole alla base dell’unione monetaria. Tra Cdu/Csu e Spd, conservatori e socialdemocratici insieme al governo a Berlino, i toni si differenziano di poco. Solo la sinistra della Spd è meno netta nella sua richiesta di cacciare la Grecia dall’euro. I liberali della Fdp invitano invece la cancelliera Merkel ad organizzare il Grexit, mentre le opposizioni progressiste, Die Linke (La Sinistra) e i Verdi utilizzano toni diversi. Die Linke celebra il successo dei compagni di Syriza, mentre gli ecologisti chiedono una nuova trattativa che prenda atto della volontà dei greci. Molti esponenti della comunità economica tedesca si sono schierati per l’addio alla Grecia, rimarcando una posizione già assunta nelle settimane scorse. La leader incontrastata della Germania e dell’Europa, Angela Merkel, invece non ha preso finora una posizione esplicita. Ha dato il suo assenso a un incontro con il presidente François Hollande, che detterà la posizione da assumere al resto delle istituzioni comunitarie. Frankfurter Allgemeine Zeitung, il quotidiano di qualità più vicino ai conservatori della Cdu, rimarca come nella crisi la cancelliera mantenga lo stile con cui ha condotto l’intera eurocrisi, la calma.

Photocredit: ALAIN JOCARD/AFP/Getty Images

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