Il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante l’evento “Italia, Europa: una risposta al terrore” propone una soluzione contro il terrorismo con cultura e arte. «Per ogni euro in più investito sulla sicurezza ci deve essere un euro in più investito sulla cultura. Per ogni intervento sulla cyber security deve crescere una startup. Ci deve essere più pulizia nelle nostre periferie. La risposta non può essere solo securitaria».
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– La diminuzione dell’Ires potrebbe slittare al 2017. «Impiegheremo due miliardi di euro per i professionisti della sicurezza e della cultura», ha sottolineato il premier. Per la cybersecurity sono destinati 150 milioni e altri 50 finiranno nella strumentazione delle forze dell’ordine, mezzo miliardo destinato infine alla sicurezza italiana. Il governo entro l’anno vuole portare a quattro le forze di polizia, con la Forestale dentro il corpo dei Carabinieri. Spiega Renzi: «C’è troppa gente nei palazzi romani, chiederò con forza una maggiore presenza in strada».
“Ogni centesimo speso in sicurezza non sarà un costo ma un investimento se ci ricordiamo cosa stiamo difendendo: la nostra identità. Ciò che è accaduto a Parigi ha segnato un salto di qualità nella battaglia culturale che stiamo vivendo: sono stati scelti obiettivi comuni, i simbolo di una generazione che ha conosciuto solo la pace e la libertà. Immaginano il terrore, noi rispondiamo con la cultura. Distruggono le statue, noi amiamo l’arte. Distruggono i libri, noi siamo il Paese delle biblioteche. Noi non cambieremo mai il matto modo di vivere, si arrenderanno prima loro”
Qui nel dettaglio tutti gli incentivi.
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Nella legge di stabilità ci sarà l’estensione del bonus degli 80 euro «per tutte le donne e gli uomini che lavorano con le forze dell’ordine, a chi sta sulla strada», ha annunciato il premier.
Cinquecento milioni, ha poi sottolineato il premier, saranno destinati alle città metropolitane per progetti di riqualificazione delle periferie. Progetti che dovranno esser presentati entro il 31 dicembre e spesi entro l’anno solare del 2016.
«I 550mila italiani che compiono diciotto anni – ha annunciato il premier – potranno usufruire di una carta, un bonus di 500 euro per poter partecipare a iniziative culturali, come i professori». E ancora: «Stanzieremo 150 milioni di euro per poter donare il due per mille a una specifica associazione culturale, cinquanta milioni di euro vanno alle borse di studio, chi è meritevole di studiare non può essere fermato per questioni di reddito, anche questo è un pezzo della risposta al terrore».