Renzi: «L’unica cosa non di sinistra che abbiamo fatto è stata vincere le elezioni»

«Me lo fai dire con una battuta scherzosa? L’unica cosa non di sinistra che abbiamo fatto è stata… vincere le elezioni». È questa l’ultima battuta al vetriolo di Matteo Renzi rivolta a chi lo accusa di essere troppo moderato e di ignorare le battaglie della sinistra. Rispondendo su L’Unità, nella sua rubrica di posta, a un militante che gli chiedeva di fare qualcosa ‘più di sinistra’ il premier-segretario ha risposto: «Qui c’è una sinistra che vince e governa. Si può fare meglio? Sempre. Ma se alziamo la testa e guardiamo quello che accade in Europa dove la sinistra non vince nemmeno alla lotteria forse dovremmo valorizzare di più quello che stiamo facendo».

 

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MATTEO RENZI: «SUL LAVORO RISULTATI MOLTO INCORAGGIANTI» –

Nella rubrica Renzi ha poi elencato i provvedimenti promossi dal suo governo quest’anno, rivendicando: «È un elenco provvisorio e comunque non basta. C’è ancora molto da fare. Però queste cose sono state fatte. E per me sono cose di sinistra». Sul lavoro, ha sottolineato il capo del governo e leader Pd, i dati Inps registrano «risultati molti incoraggianti, anche grazie alle politiche che abbiamo messo in campo con il Jobs act. Non è un immaginario quadro roseo, ma una prima tendenza, reale e consistente, su cui costruire e investire ancora. E sulla nostra determinazione puoi contarci». Per renzi i dati diffusi ieri sui contratti a tempo indeterminato mostrano «una disparità tra regioni del centro nord e sud che ci riporta a quanto abbiamo detto nella recente direzione del Pd, sulla priorità da mettere sulle aree del mezzogiorno che vorrebbero correre, ma troppo spesso non si trovano nelle condizioni di farlo».

 MATTEO RENZI: «ABBIAMO RECUPERATO 5 REGIONI» –

«In questo primo anno di segreteria/governo – ha detto ancora Renzi continuando ad elencare i provvedimenti del governo – siamo entrati nel Partito socialista europeo, abbiamo restituito dieci miliardi di euro a chi guadagna meno di 1.500 euro con i famosi 80 euro, abbiamo abbassato le tasse sul lavoro, messo 400 milioni sulla non autosufficienza, abbiamo aumentato il numero dei lavori stabili con contratti di lavoro meno precari, abbiamo ottenuto in Europa per la prima volta un impegno sulla flessibilità contro le rigidità dell’austerity, abbiamo introdotto o reintrodotto il falso in bilancio». Per quanto concerne poi le elezioni il segretario Pd, ha affermato: «Alle europee abbiamo avuto il 40% che non è proprio la stessa cosa del 25% di un anno prima. E anche alle regionali abbiamo recuperato Piemonte, Sardegna, Abruzzo, Campania e Calabria perdendo solo in Liguria».

(Foto di copertina: THIERRY CHARLIER / AFP / Getty Images)

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