Renzi ci ricasca: «Se perdo stavolta, vado via davvero»
05/04/2017 di Gianmichele Laino
A volte ritornano. Gli slogan, le promesse e, in questo caso, anche gli annunci. Matteo Renzi torna a parlare a tutto tondo dalle colonne del settimanale Panorama, in edicola domani. Secondo le prime indiscrezioni, l’ex premier è pronto a dare battaglia nella prossima campagna elettorale e annuncia: «Se perdo stavolta, me ne vado via davvero». Un nuovo colpo a effetto, dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre. E rincara la dose: «In caso di sconfitta, ripartirò da zero. Nessuna poltrona».
MATTEO RENZI TORNA SULLA VICENDA DEL PADRE TIZIANO
Si riprende la scena, Matteo Renzi, dopo aver trascorso diverso tempo lontano dai riflettori e aver condotto quasi in sordina la campagna congressuale nei circoli del Pd. Le primarie, però, sono ormai alle porte (domenica 30 aprile) e non è più tempo di nascondersi. Il Renzi che parla a Panorama, esprime le sue idee sui temi d’attualità più caldi. A partire dalla vicenda giudiziaria che vede coinvolto il padre Tiziano, nell’ambito dell’inchiesta sulla Consip: “Non voglio assolutamente che si insabbi, bisogna seguire tutto l’iter. L’importante è arrivare alla verità e poi vedremo come andrà a finire”.
IL GIUDIZIO DI MATTEO RENZI SUL GOVERNO GENTILONI E SUL M5S
L’ex premier parla anche dell’operato del suo successore Paolo Gentiloni e sul lavoro che in questo momento sta portando avanti la squadra di governo: «Mi fido di Gentiloni, ma la cosa più importante è che alla fine il gatto prenda il topo». Inoltre, attacca il principale avversario politico alle prossime elezioni, quel Movimento 5 Stelle che, secondo Renzi, «ha a capo Davide Casaleggio, il figlio del fondatore». Il candidato favorito alla guida del Partito Democratico, insomma, mette a segno la stoccata e punge i vari Luigi Di Maio (definito “mister congiuntivo”) e Alessandro Di Battista.
Infine, Renzi torna a parlare di Unione Europea e del ruolo dell’Italia all’interno dell’organismo sovranazionale: «Ho parlato con Angela Merkel. La flessibilità, con buona pace di persone come Mario Monti, non ce l’hanno regalata, ma ce la siamo presa con fatica. Grazie a questo lavoro, per la prima volta dopo tempo, la sinistra ha abbassato le tasse».
MATTEO RENZI, OBIETTIVO PRIMARIE
Appuntamento dunque alle primarie di fine mese, le stesse che, secondo l’ex presidente del Consiglio, sono «un forte messaggio per certificare il consenso del leader». Renzi dice di non dare molta importanza a quelli che lui definisce “i professori” e che, alla fine, sono soltanto i voti a contare. Infine, chiude allontanando le voci di un suo possibile ritiro dalla politica: «Non mollo e non mollerò mai». Che sembra già qualcosa di diverso rispetto all’iniziale «se perdo, vado via davvero».
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(FOTO: ANSA/ CROCCHIONI)