Rischio scontri a Roma, allarme terrorismo e black bloc. In programma 4 cortei e 2 sit-in

Categorie: Cronaca, Italia

Capitale blindata per le celebrazioni dei 60 anni dei Trattati: 5mila agenti delle forze dell'ordine e no-fly zone. Si temono le infiltrazioni dei violenti nelle manifestazioni

Una Capitale blindata attende le celebrazioni di domani per i 60 anni dei Trattati di Roma firmati il 25 marzo del 1957 da Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Alcune delegazioni di capi di Stato e Governo sono presenti in città da giovedì. L’arrivo di altre è in programma per oggi. Domani, sabato 25 marzo, è il giorno della firma in Campidoglio della Dichiarazione di Roma da parte dei 27 Paesi Ue.



 

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PROGRAMMA TRATTATI ROMA

Mentre i 27 capi di Stato e di governo più 5 rappresentanti delle istituzioni europee saranno nel Palazzo dei Conservatori per gli eventi ufficiali, fuori dalle zone di sicurezza blu e verde (Blu zone e Green zone) sfileranno ben quattro cortei e si terranno due sit-in (manifestazioni statiche). Le celebrazioni ufficiali sono iniziate già oggi, a Palazzo Chigi, dove il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è intervenuto all’incontro straordinario tra le Parti sociali europee e le istituzioni Ue. Alle 18 di giovedì il premier viene ricevuto in Vaticano per l’udienza di Papa Francesco con i capi di Stato e di governo dell’Unione Europea e in serata partecipa alla cena di lavoro, a Villa Doria Pamphilj, con i leader dei socialisti e democratici europei. Ma la giornata clou di #EU60 (questo l’hashtag ufficiale dell’evento) sarà domani. Alle 9 i capi di stato e di governo e i vertici delle istituzioni europee arriveranno in Campidoglio. Il pranzo al Quirinale.

 



La mappa delle manifestazioni di sabato 25 marzo 2917 a Roma

 

ANNIVERSARIO TRATTATI ROMA, 4 CORTEI E 2 MANIFESTAZIONI STATICHE

Il rischio scontri a Roma è legato alla possibilità di infiltrazioni di facinorosi o violenti nei cortei pacifici che sfileranno per le strade della città. In particolare si temono atti terroristici e aggressioni di black bloc. Nel dettaglio, ecco i quattro cortei e le due manifestazioni statiche previste:

RISCHIO SCONTRI ROMA, 5MILA AGENTI

Il piano di sicurezza prevede un massiccio impiego di mezzi e uomini delle forze dell’ordine. È previsto il presidio di banche e sedi di partiti e sindacati, ed ovviamente dei monumenti. Il Viminale con un’ordinanza ha mobilitato 5mila agenti di polizia, carabinieri e finanza, e ha previsto una riserva straordinaria. Il centro storico sarà completamente blindato.

RISCHIO SCONTRI ROMA, CAMPIDOGLIO E QUIRINALE BLINDATI

All’interno della Blue Zone attorno al Campidoglio (dove si terrà la cerimonia della firma, che sarà chiusa a partire dalle 00.30) e della Green Zone attorno al Quirinale (dove i capi di Stato andranno a pranzo, che sarà chiusa dalle 7) saranno create quattro aree di servizio. In ciascuna  si sistemeranno squadre di tiratori scelti e antisabotatori. Ma sono pronti anche i mezzi anti-attacchi chimici. È pronto ad intervenire il carro Nber (batteriologico-nucleare) dei Vigili del Fuoco. È prevista poi anche la bonifica della rete fognaria sotto il Colosseo, il Campidoglio, il Quirinale e il percorso dei cortei. Sono 40 i varchi di accesso alle zone calde. Quattro gli elicotteri per la vigilanza del centro. Saranno infine utilizzati anche droni e gli interceptor dell’Aeronautica.

RISCHIO ATTENTATI E SCONTRI ROMA, MINACCIA TERRORISMO E BLACK BLOC

Alla manifestazione parteciperanno collettivi studenteschi, centri sociali, movimenti per la casa, No Tav. Il richiamo dei movimenti antagonisti è forte. Ma c’è anche un rischio legato al terrorismo internazionale. Alla consueta minaccia dei black bloc, intenzionati a fare devastazioni, si aggiunge quella di possibili lupo solitari (ad esempio jihadisti self starter che possono seminare il terrore semplicemente alla guida di un’auto, proprio come accaduto a Londra). L’indicazione fornita ai vertici delle forze di polizia e degli 007 convocati giovedì al Viminale dal ministro dell’Interno Marco Minniti è stata quella di innalzare ulteriormente il livello di attenzione e rafforzare i controlli sui luoghi affollati. Il timore è anche quello di possibili gesti emulativi di quanto accaduto ieri a Westminster. Il ministro ha parlato di «minaccia che assume sempre più il carattere dell’imprevedibilità». «I tempi di reazione si riducono sempre più. Come Nizza e Berlino, sono attacchi compiuti con i mezzi immediatamente disponibili», ha detto.

RISCHIO ATTENTATI ROMA, NO-FLY ZONE

Intanto l’Enac ha comunicato che lo spazio aereo su Roma e zone circostanti sarà chiuso. Dalle ore 6 di oggi, venerdì 24 marzo, alle ore 23 di domani, sabato 25 marzo, sono vietati tutti i voli, inclusi quelli con velivoli ultraleggeri e i voli con i mezzi a pilotaggio remoto (droni), in un’area circolare avente un raggio di circa 10 chilometri dal centro della città.

(Foto: ANSA / TELENEWS)