Roaming estero, quanto ci costi?

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Grazie all' Europa i cittadini del vecchio continente possono comunicare dagli altri paesi dell'Unione spendendo poco più di quanto non farebbero a casa propria. Appena si esce dalla sfera d'influenza Ue, però, le cose peggiorano visto che a farla da padrona è sempre e comunque il mercato

Si tratta di uno dei punti possibilmente più dolenti di un viaggio all’estero. Si deve contattare casa, intesa come famiglia, fidanzata, amici, colleghi di lavoro ma ci si trova fuori dall’Italia. La domanda è: che fare? Come telefonare? Ma sopratutto, quanto si paga?



ROAMING, L’INTERVENTO DELL’EUROPA – Certo si può chiamare dall’estero ma resta una specie di remora per una telefonata ritenuta eccessivamente costosa sia per chi effettua la stessa sia per chi la riceve. Negli ultimi anni le cose sono cambiate grazie all’Unione Europea la quale si è mossa in prima persona per equilibrare quelle che sono le tariffe. Come ci spiega il sito dell’Unione dal 2007 ad oggi i costi si sono notevolmente ridotti grazie ad una serie di politiche che hanno portato, al luglio 2012, ad una tariffazione al minuto di 29 centesimi per le chiamate effettuate e 9 per quelle ricevute. Inoltre sempre dall’Europa è arrivato l’ordine di regolamentare anche il costo della navigazione sul web per porre un freno alle bollette “shock”.

ROAMING, IL CROLLO – Prima di guardare nel dettaglio le tariffe è opportuno ricordare che gli operatori hanno l’obbligo di segnalare al cliente quando sta raggiungendo il limite dell’80 per cento nella tariffazione dati internet mentre quando si raggiunge il 100 per cento la connessione s’interrompe definitivamente o almeno se il cliente non ha specificato un diverso limite mensile, concordato con il proprio operatore. Per ogni megabyte non si pagherà comunque più di 70 centesimi. Per dare un’idea del “taglio” delle tariffe operato dalle compagnie su “spinta” di Bruxelles, analizziamo la tabella per capire bene di cosa stiamo parlando:



ROAMING, LA DIMINUZIONE CONTINUA – Nell’estate 2009 per chiamare casa era necessario pagare 43 centesimi al minuto mentre per ricevere si pagavano 19 centesimi. Sono passati tre anni ed ecco che la tariffazione è scesa a 29 centesimi per la chiamata ed otto per la ricezione. Praticamente ogni tre minuti uno è gratis. Si sono risparmiati anche 9 centesimi per mandare gli sms. E’ tuttavia necessario ricordare che le tariffe espresse non includono l’Iva. Per questo motivo può capitare di trovare poi in pratica prezzi più alti, come ad esempio Vodafone che fa pagare ogni messaggio 10,1 centesimi di euro.



A FAVORE DELLA CONCORRENZA – E le tariffe sono destinate a ridursi ancora da qui al 2015. Come spiega l’Unione, a Bruxelles è stata studiata una nuova “agenda digitale” che permetterà ad una persona che viaggia regolarmente per lavoro nell’Ue di risparmiare anche 1000 euro l’anno mentre una famiglia potrà risparmiare 200 euro. Per l’Europa, dal 2007 ad oggi si è assistito ad un risparmiod el 75 per cento rispetto al 2007. Per Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione, l’istituzione di limiti tariffari per il trasferimento dati “ha creato un mercato del roaming per la generazione smartphone. Inoltre, abbiamo messo fine alle tariffe esorbitanti tristemente note a chi ha fatto uso del cellulare all’estero. Rilievo con soddisfazione che anno dopo anno l’Unione europea s’impegna a proteggere il portafoglio dei cittadini”.

SI CAMBIA ANCORA – E non è tutto. Dal 2014 l’Unione permetterà la scelta di un operatore di roaming separato rispetto al proprio, così che la migliore offerta Wi-fi potrà essere scelta a scapito della standard, esattamente come accade per una rete wi-fi normale. Viene inoltre ricordato che nel 2009 un megabyte costava 4 euro. Oggi, ricordiamolo, parliamo di 70 centesimi massimi. E dal 2014 il roaming dati costerà al massimo 20 centesimi al megabyte. Non solo. Miglioreranno anche le tariffe per chiamate ed sms, come dimostrato da questa tabella:

L’obiettivo di Bruxelles è quello di offrire servizi il cui costo è simile a quello delle reti nazionali. Ed a salvaguardia dei consumatori, i prezzi che verranno praticati nel 2014 rimarranno in vigore fino al 30 giugno 2017 a mo’ di salvaguardia supplementare per i consumatori. A questo punto spieghiamo cosa offrono gli operatori italiani verificando quelli che sono i prezzi sia al minuto sia se sono previste delle “agevolazioni” intese come abbonamenti settimanali o mensili.

COSA OFFRE WIND – Partiamo da Wind che offre un servizio ricaricabile dal costo di 50 centesimi al giorno pagati solo se si parla. Questo si chiama “Daily Travel Europa” e consente di chiamare a 20 centesimi al minuto entro la Zona Ue e la Croazia ricevendo ad 8 centesimi. Altrimenti qualora si voglia rimanere in ambito extraeuropeo si puo’ contare su Daily Travel Mondo, al costo di 2 euro al giorno, che offre 50 centesimi al minuto per chiamate effettuate e 40 per ricevute. Un prodotto ancora diverso riguarda invece la Romania, per chiamare dal paese verso l’Italia.

 

Se invece si vuole parlare al minuto senza affidarsi a prodotti terzi, questa è l’offerta economica prodotta da Wind:

 

Come si può vedere vengono tenuti i limiti massimi previsti dall’Unione Europea. Ciò significa che una chiamata costa 35 centesimi in uscita e 0,096 in entrata, ovviamente iva inclusa. La situazione invece è differente qualora si parli di altre zone del Mondo. I prezzi sono espressi in euro al minuto IVA inclusa, ove dovuta mentre l’addebito anticipato per le chiamate “intra Ue” è di 0,1754 euro per i primi 30 secondi di tariffazione. Dopo questo limite si paga al secondo, così come per quanto riguarda le ricevute. Per il resto del mondo invece la tariffazione è al secondo. Infine si invita a “disattivare” il roaming prima di dirigersi all’estero e di riattivarlo qualora si decida di aderire alle tariffe proposte dall’sms di benvenuto all’estero.

I PRODOTTI VODAFONE – Vodafone invece propone diversi pacchetti forse più interessanti. Partiamo da Smart Passport:

 

A 3 euro è possibile godere di 25 minuti in uscita, 25 in entrata, 50 sms e 50 megabyte di roaming. Oppure si possono pagare 3 euro in più al giorno per avere quanto previsto dal proprio piano tariffario Certo forse è un po’ eccessivo, visto e considerato che chi si trova all’estero magari non sente la necessità di essere sempre attaccato al telefono, tanto che la stessa Vodafone, nella pagina dedicata, spiega che l’offerta è valida qualora venga effettuato un “uso equo del servizio”, ovvero che il traffico “non superi i 100 minuti di chiamate effettuate, i 100 SMS e i 100MB di traffico dati in un giorno solare, secondo l’orario italiano; i 1500 minuti di chiamate effettuate, i 1000 SMS e i 1000MB di traffico dati in un mese solare”.

LA VARIETA’ TIM – Per quanto riguarda Tim, invece, la situazione è ancora più complessa. Intanto partiamo dicendo che sono previste delle tariffe diverse in base alle cinque zone nelle quali viene diviso il mondo:

Ciò significa che a seconda di dove ci si trovi, una chiamata costerà in maniera differente. Notare come in questo caso appaia palese l’operato dell’Unione Europea, visto e considerato che per chiamare dagli Usa si pagano due euro al minuto. E non solo. La tariffazione è a scatti anticipati di 60 secondi mentre in Europa il primo è anticipato di 30 mentre il resto si basa sugli effettivi secondi di conversazione. Ancora peggio va per chi si reca in Russia. Mosca è infatti iscritta nella zona 4, ovvero quella in cui si pagano sei (sei) euro al minuto per chiamata effettuata da lì.

IL COSTO DEGLI SMS – Le cose non vanno meglio per le chiamate ricevute:

 

Anche qui l’Europa la fa da padrona, visto i 9,7 cents al minuto. Tutto cambia per il resto del mondo, dove registriamo l’exploit della zona 4, nella quale il costo della ricevuta è di 2,9 euro. Al quale vanno aggiunti i 16 centesimi di scatto alla risposta, assenti per le chiamate dall’Europa. Quindi per un minuto di telefonata da Mosca si spendono 9 euro e sei centesimi. Mica male. E per gli Sms? Ecco:

 

I PROFILI PIU’ ECONOMICI – Anche qui appare palese il “vincolo” imposto da Bruxelles mentre nel resto del mondo la situazione è ancora parecchio aleatoria. Ad onor del vero è opportuno riconoscere che queste proposte da Tim sono tariffe base e che esistono altri prodotti che rendono meno “esorbitante” il costo della bolletta. Parliamo di Tim in Viaggio, un servizio che consente di chiamare e ricevere a 16 cents al minuto verso Europa ed Usa mentre dal resto del mondo si parte da 1 euro. Il tutto a costo zero, inteso come nessuna tariffa di attivazione e senza costi aggiuntivi nel corso della propria permanenza in Italia.

 

 

Per navigare invece ecco Tim per Smartphone Estero, ad un costo di 3 euro dall’Europa e 5 euro dagli Usa per attivazione mentre la navigazione Pc e Tablet va da 5 a 10 euro a seconda della propria permanenza in Europa o Resto del mondo. Quindi è vero che a prima vista l’offerta Tim appare molto più costosa delle altre, eppure tutto si risolve grazie alla presenza di profili adeguati alle necessità di ognuno, con tanto di limite “maggiorato”, relativamente all’Europa, per venire incontro ai desiderata di Bruxelles.

I PREZZI DI TRE – Infine ci rivolgiamo a Tre, società presente anche in molti Paesi europei, la quale non offre profili dedicati ma una serie di tariffazioni utili per ogni tasca. 

E’ evidente che il messaggio arrivato da Bruxelles sia stato raccolto in maniera efficace, ma è pur vero che le tariffe singole non sembrano poi così distanti da quanto offerto da Tim. Prendiamo ad esempio le chiamate da svolgersi nelle zone identificate come “resto del mondo”. Qui la tariffazione è a dir poco importante visto che si spendono 6,05 euro al minuto sia per chiamare sia per ricevere. Ciò significa che qualora si decida di partire con tre è necessario prima studiare quali siano i paesi più convenienti, anche alla luce della spesa legata al traffico dati:

 

ATTENTI ALLA DESTINAZIONE – Dove si raggiunge il limite monstre di 29.24 euro per megabyte. Invece, per le chiamate effettuate, è previsto uno scatto alla risposta di 17,55 cent comprensivo dei primi 30 secondi di conversazione. Il resto della tariffazione è al secondo. Tariffazione successiva al secondo. Per le Chiamate ricevute la tariffazione è al secondo mentre per tutte le Chiamate ricevute in Roaming Internazionale, al di fuori dell’EU, sarà addebitato uno scatto alla risposta pari a 15,12 cent. Tuttavia, è importante per il cliente verificare con quali Paesi Tre ha un accordo di roaming internazionale per evitare brutte sorprese. Verificherete quali sono gli operatori “amici” e quali sono le tariffe proposte. Vi conviene fare attenzione. Ad esempio in Nuova Zelanda potrete solo usare internet al prezzo di 29,24 euro per megabyte mentre in Australia avrete in aggiunta gli sms.

TRA TUTELA E MERCATO – Quindi come viaggiatori dovremmo dire “grazie” all’Europa ed ai suoi vincoli imposti alle singole compagnie. Del resto, come abbiamo visto, gli operatori si sono adeguati alle indicazioni di Bruxelles ma dove vige ancora la regola di mercato o un accordo con altri operatori, è evidente che siano le stesse compagnie a fare il prezzo. A questo punto il cliente deve fare attenzione studiando cosa offrono le singole compagnie evitando un salasso che potrebbe farsi importante, come nel caso dei 277 euro giornalieri che verrebbero spesi chiamando dalla Tanzania o i 135 dell’Australia, stime prodotte dal Corriere della Sera. Altrimenti potrete affidarvi ai servizi di messaggistica web o alle chiaccherate con Skype, ma questa è un’altra storia.