Prodi: «Sacrosanto chiedere un’Europa diversa, errore di Renzi togliere la bandiera»

17/11/2016 di Redazione

Lo scontro con l’Europa ha caratterizzato le ultime settimane di Matteo Renzi, che ha duellato a lungo sulla legge di Bilancio tanto da minacciare il veto. Romano Prodi condivide la richiesta di maggior solidarietà fatta dall’Italia, ma esprime dubbi sull’efficacia della strategia del presidente del Consiglio, e rimarca l’errore di inseguire gli euroscettici.

ROMANO PRODI SU MATTEO RENZI E L’EUROPA

L’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea Romano Prodi commenta ad Andrea Bonanni di Repubblica in modo articolato la tattica e la strategia europea del Governo Renzi.

Chiedere un’Europa diversa da quella attuale è sacrosanto. Ma per perseguire questo obiettivo occorrono alleanze e programmi. I pugni sul tavolo sono solo uno strumento tattico, non strategico

Prodi sottolinea come un eccesso di litigiosità con le istituzioni comunitarie possa isolare l’Italia dal chiedere le modifiche di cui il progetto europeo ha bisogno. L’ex presidente della Commissione condivide anche la critica alla mancata solidarietà degli altri Paesi sulla gestione dell’immigrazione.

Mi chiedo anche perché le navi della solidarietà europea che raccolgono i naufraghi nel Mediterraneo finiscano sempre per portarli tutti in Italia. Strana solidarietà

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ROMANO PRODI CRITICA RENZI SULLA BANDIERA EUROPEA

L’intervista di Romano Prodi esprime diverse perplessità sull’azione di Renzi in Europa. Pur condividendone la strategia di fondo, non lesina critiche anche severe su scelte più simboliche. L’ex presidente è particolarmente duro sulla scelta, pare suggerita da Jim Messina, di togliere la bandiera europea dallo sfondo dell’ultima videochat di Renzi su Facebook, definita una linea rossa da non oltrepassare.

Per i democratici l’Europa è l’unica prospettiva del nostro futuro e la sola possibilità di salvare il Paese. Mettere in discussione queste certezze suscita riflessioni. Cercare consensi nella palude anti-europea è un errore. Se deve scegliere un modello anti-europeo, la gente vota per l’originale, non per la brutta copia

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