“Il rosario alle frontiere” di un milione di cattolici polacchi contro l’islamizzazione dell’Europa

09/10/2017 di Redazione

Il rosario alle frontiere, questo il nome della controversa iniziativa organizzata dai movimenti cattolici polacchi, con l’avvallo della Chiesa, dei vescovi e anche di esponenti del governo. L’appuntamento era per sabato 7 ottobre, giorno della Madonna del Rosario e della vittoria cristiana contro i musulmani a Lepanto. A presentarsi sono stati oltre un milione di fedeli, tutti con rosario alla mano. Catene umane in marcia hanno occupato i 3.500 km di confini del Paese, per pregare in massa contro l'”islamizzazione dell’Europa”.

Il rosario alle frontiere ha potuto contare anche sull’appoggio della Conferenza episcopale polacca. Una posizione che evidentemente contrasta con quella di Papa Francesco, che verso i migranti dimostra da tempo una grande e rinnovata apertura. I vescovi hanno messo a disposizione di chi voleva partecipare alla marcia tutte le chiese lungo il confine, dove in mattinata (il rosario alle frontiere era fissato alle 14) è stata celebrata la messa e – chi voleva – ha potuto ricevere l’eucarestia, prima di mettersi in marcia.

IL ROSARIO ALLE FRONTIERE DEI CATTOLICI POLACCHI PER LA CONVERSIONE DELL’EUROPA A CRISTO

Maciej Bodasiński, uno dei leader de Il rosario alle frontiere e fondatore dell’associazione “Solo Dio Basta” ha spiegato al sito conservatore canadese Lifesitenews l’obiettivo della manifestazione: «Vogliamo pregare per la conversione della Polonia, dell’Europa e di tutto il mondo a Cristo, affinché più anime siano salvate dalla dannazione eterna e trovino il loro cammino verso Dio». Quella organizzata in Polonia voleva quindi essere una marcia per la Pace, «ma non quella intesa solo come mancanza di guerra, ma la pace di Dio, la pace del cuore», ha specificato l’organizzatore. Non era dunque – almeno nelle intenzioni – una preghiera “contro” qualcuno – «la preghiera non è mai contro qualcuno» – ma “per” qualcuno: il popolo polacco, il popolo europeo, i popoli tutti, affinché trovino la fede (cattolica, chiaramente).

Il rosario alle frontiere ha ottenuto un notevole successo, con oltre un milione di partecipanti in un Paese che ne conta meno di 40 milioni e che – è bene ricordarlo – ospita un numero davvero esiguo di profughi, al di là delle proteste rumorose dei cittadini.

Foto copertina: Ansa/Zumapress

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