Salva una donna, ma è clandestino: premiato con il permesso di soggiorno

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Un 32enne del Bangladesh si è gettato nel tevere per soccorrere una donna che voleva togliersi la vita. L'ha portata alla riva, ma poi è finito in questura.

Salva la vita ad una donna che si era gettata dal tevere, ma siccome è clandestino, viene fermato dalla polizia. E’ la beffa che ha vissuto un 32enne del Bangladesh, dopo aver soccorso una donna che si era lanciata nel tevere dal Ponte Palatino. È riuscita anche a portarla a Riva, ma questo non l’ha salvato dal fotosegnalamento. Scrive il Messaggero:



Alla fine del salvataggio, l’uomo è stato portato in commissariato per l’identificazione.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e la polizia. I pompieri hanno recuperato la donna e il suo salvatore. L’aspirante suicida è stata trasportata al Fatebenefratelli. Lo straniero, invece, che non aveva con sé i documenti è stato accompagnato in commissariato a Trastevere per essere identificato e per l’assistenza del caso. I poliziotti, infatti, una vota accertato che il salvatore era senza documenti hanno dato il via alle procedure previste e al fotosegnalamento.

IL PREMIO – E’ stato ‘premiato’ dalla polizia con un permesso di soggiorno per motivi umanitari il cittadino 32enne del Bangladesh che ieri pomeriggio si e’ tuffato nel Tevere per salvare una donna che aveva tentato il suicidio. Lo straniero, sprovvisto di documenti regolari, ha ottenuto il permesso per il suo “encomiabile e meritorio comportamento”. E’ accaduto nel tardo pomeriggio di ieri sotto Ponte Sublicio, quando una 55enne si e’ gettata nel Tevere. La scena e’ stata notata dal 32enne che non ha esitato a scendere fino alla banchina e tuffarsi per raggiungerla. L’uomo, dopo averla afferrata, e’ riuscito a riavvicinarsi alla riva del fiume. La donna e’ stata trasportata direttamente al pronto soccorso del Fatebenefratelli dal gommone dei Vigili del Fuoco. Il soccorritore e’ stato invece aiutato dagli agenti del Commissariato Celio che lo hanno accompagnato negli uffici di polizia. In Commissariato – ha reso noto la Questura – l’uomo e’ stato rifocillato e fatto riposare; completamente “zuppo”, gli sono anche stati forniti abiti nuovi acquistati dagli stessi agenti. Poi gli e’ stato rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Lo riporta l’Ansa.