Salvatore Aranzulla e il post sulla persona di colore aggressiva sul tram 9 di Milano
09/05/2017 di Redazione
Oggi Salvatore Aranzulla racconta ai tutti i suoi numerosi followers l’aggressione subita da un «uomo di colore, di quelli che salviamo dalla guerra» sul tram 9 a Milano.
Ecco il post:
Tram 9, Milano. 12:52, pieno giorno. A un paio di fermate dalla Stazione Centrale, una persona di colore, di quelle che salviamo dalla guerra, fuori di sé, probabilmente ubriaca o sotto effetto di stupefacenti, ha iniziato ad urlarmi contro ed ha cercato di aggredirmi sul tram 9.
Sono scappato dal tram 9 ed entrato dentro il Palazzo della Regione Lombardia per chiamare il 112 (gentilissimi e rapidi). Sono un po’ spaventato, ma sto bene. Ma forse una riflessione più generale va fatta….
P.S. Vorrei chiarire a scanso di equivoci, dopo aver visto alcuni commenti: io sono per accogliere qualsiasi persona di qualunque razza o credo religioso, allo stesso tempo credo che sia nostro diritto andare a spasso per le nostre città senza paura di incorrere in questi inconvenienti.
LEGGI ANCHE > Bufale. L’incubo di Alfredo: «Io scambiato per pedofilo nelle chat di mezza Italia»
Non è ben chiaro perché Salvatore Aranzulla abbia voluto condividere con i suoi followers quanto accaduto. Non è nemmeno chiaro se quell’uomo fosse realmente un profugo, un richiedente asilo o Mario in Italia da 10 anni e residente a Linate. Per la prima volta l’esperto di tecnologie parla di un tema mai trattato. E non coglie tanto consenso.
«Li salviamo dalla guerra (!?), quindi come minimo dovrebbero essere nostri schiavi. Come si permettono di urlarti contro questi brutti uomini neri?», replica ironico un utente. Sotto c’è chi lo taccia di razzismo: «Pure tu ti sei rivelato razzista, che tristezza. La riflessione potresti farla più piena e pensare che persone ubriache e sotto effetto di stupefacenti possono essere anche bianche».
L’intero dibattito è qui. Bene ma non benissimo.