Sara Tommasi e la bufala del Tso

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La soubrette è uscita dalla clinica romana nella quale è stata ricoverata su spinta di Alfonso Luigi Marra per la gioia del disturbatore tv Gabriele Paolini. Tra accuse di sciacallaggio e voglia di verità, dietro la soubrette si nasconde una storia fatta di parole, accuse e sciacallaggio mediatico. Con una replica della Dive & Star Management in calce all'articolo

Chi vuole veramente bene a Sara Tommasi? La showgirl, protagonista negli ultimi mesi di numerosi scandali a sfondo vagamente trash è stata ricoverata in un istituto, la clinica Sant’Eugenio di Roma, dalla quale è uscita da pochi giorni per essere “riprotetta” in una nuova struttura.



L’ANNUNCIO DELLA SASSONE – A darne notizia per prima dell’avvenuto ricovero è stata la giornalista di gossip Gabriella Sassone, la quale scrisse su Facebook lo scorso 26 settembre che la soubrette venne ricoverata in una struttura ospedaliera per riabilitarla dalla depressione al fine di salvarla da questo momento imbarazzante. Per la Sassone il ricovero ha rappresentato “una buona notizia. Non mangiava più e si era ridotta pelle ed ossa, non voleva più uscire di casa, vinta da una forte depressione”. Sara ha bisogno di una persona con una forza non indifferente, capace di affrontare le sue mille bugie e non di “gente che parla senza sapere i problemi gravissimi di cui ha sofferto la Tommasi, oltre alle ferite profonde nell’anima”.



RAGAZZA SFRUTTATA – Secondo la Sassone la speranza è che il futuro garantisca alla Tommasi una forza nuova ed un po’ di “sale” in zucca che la spinga a dare “un solenne calcio in culo a tutti quelli che l’hanno sfruttata, usata, umiliata, sbattuta, a quelli che le hanno offerto droga e che l’hanno convinta che la strada del porno era una figata”. Insomma, il problema sono le persone che hanno sfruttato, umiliato, violentato e sfregiato Sara Tommasi approfittandosene di lei e delle sue debolezze, il tutto senza alcuna vergogna, al punto di essere stata ricoverata in clinica .

E’ USCITA – Clinica dalla quale è uscita lo scorso 5 ottobre. A darne comunicazione il noto disturbatore televisivo, Gabriele Paolini, il quale ha diffuso un apposito comunicato, corredato con tanto di video caricato su Youtube, nel quale afferma di aver parlato con la mamma di Sara Tommasi, Cinzia, la quale ha confermato che la giovane si è ripresa e che tale ricovero è servito per reindirizzarla sulla retta via.



TSO RICHIESTO DA ALFONSO LUIGI MARRA? – Questo il virgolettato di Paolini a corredo della dichiarazione nel suo comunicato: Tommasi. “Stavo pregando oramai da molti giorni. Adesso finalmente posso gridare di gioia. Sara Tommasi sta molto meglio”. Secondo Paolini la madre gli avrebbe pregato di comunicare che dallo scorso sabato, il 6 ottobre, sarebbe stato osservato un rigoroso silenzio stampa a riguardo della figlia Sara. Infine Paolini, prima di confermare la sua decisione di assecondare tale “silenzio”, conferma che si è trattato di un Trattamento Sanitario Obbligatorio richiesto dall’avvocato Alfonso Luigi Marra.

RISPETTO DELLA STAMPA – Marra, il quale ha preferito non rivelare dove si trovi adesso la ragazza per la quale Paolini prova, per sua stessa ammissione, un affetto del tutto particolare nei suoi confronti. Secondo lui Sara Tommasi ha solo bisogno dell’amore di tutti noi. Parliamo di una ragazza ben diversa da “quello che riportano, con cattiveria e ferocia, giornali ed i mass media”. Secondo il disturbatore tv l’ex compagna dell’avvocato ha fatto scelte impegnative ma ha il diritto di pretendere il rispetto della stampa e del pubblico, minacciando chiunque si permetta di offendere il suo nome.

IL DUBBIO – “Chi offenderà, da sabato 6 ottobre 2012, la figura di Sara -conclude Paolini- se la vedrà direttamente con i miei due studi legali, capeggiati dagli Avvocati Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller. Tengo molto a Sara; Sara Tommasi, e’ delicata come una piuma, e’ dolce come il miglior miele d’arancio!!!”. Un appello indubbiamente accorato da una persona che dice di volere bene alla ragazza. Eppure c’è qualcosa che non va. A lasciare perplessi è il concetto di “Trattamento Sanitario Obbligatorio”.

COME FUNZIONA – L’avvocato Marra sa benissimo che un provvedimento del genere non puo’ essere richiesto da un semplice cittadino, in quanto viene disposto dal sindaco del Comune, il quale secondo la legge rappresenta anche la massima autorità sanitaria del territorio da lui governato. Tale trattamento dev’essere ordinato su una proposta motivata di un medico al fine di proteggere il paziente e la collettività. Qualora il trattamento preveda un ricovero ospedaliero, è necessaria inoltre la convalida di un secondo medico, appartenente ad una struttura pubblica. La procedura impone infine la convalida del provvedimento del sindaco da parte del giudice tutelare di competenza.

SCELTA CONDIVISA – Quindi non puo’ trattarsi sicuramente di Tso. A meno che Marra non sia il sindaco della città di residenza della Tommasi. A questo punto abbiamo voluto vederci chiaro, ed abbiamo contattato proprioo Marra, il quale, con estrema gentilezza, ci ha confermato che è stato lui a spingere per un ricovero concordato con la ragazza, la madre Cinzia, e due psichiatri. Dopo una giornata di discussioni e le ovvie resistenze della giovane, è stato deciso “con sofferenza”, d’intraprendere questo percorso durato cinque giorni. E’ bastato chiamare il 118 usando come base le certificazioni mediche in collaborazione con l’ospedale.

ALLA RICERCA DI FACILE NOTORIETA’ – Appena si accenna a Gabriele Paolini, la voce dell’avvocato cambia tono diventando improvvisamente molto seria. Quanto scritto da Paolini è vero, ma solo perché si tratta di circostanze comunicategli dallo stesso Marra il quale ha interrotto qualsiasi rapporto appena ha scoperto, dietro sua stessa ammissione, che il Paolini è sotto contratto con Francesco De Vincenzo, ovvero l’uomo che ha portato sulla strada della pornografia Sara Tommasi.

ALLA RICERCA DI FACILE NOTORIETA’ – “Paolini è vicino a questi qui della pornografia, gentaglia, ed io ho cercato di sapere da lui qualcosa su Sara, perché si parla di Sara, di chi l’attacca, di chi la sfrutta, anche se poi nessuno dice che questa pellicola che non ho voluto manco vedere è stata un affare enorme. Si tratta di gente che per avere un minimo di notorietà si getterebbe nel fuoco”. Ed ancora: “Io non so che rapporti ha Paolini con quelle persone, quello che posso dire è che prima del ricovero la giovane ha vissuto un assedio da parte di questa gentaglia legata al mondo della pornografia, gentaglia che l’aveva ridotta in stato pietoso, con Paolini contiguo a questi ambienti. Allora abbiamo cercato sia io sia la madre di metterci in contatto con lui per sapere qualcosa di questo mondo”.

NON ME LO RICORDAVO – Ed ancora: “Me l’ha detto lui che lavora per De Vincenzo. Me l’ha confermato mentre cercavo di capire cose nuove su Sara e per conoscere questo strano personaggio apparso per la prima volta in questa vicenda. Mi ha chiamato presentandosi come Paolini, ed io manco me lo ricordavo, poi si mi è venuto in mente quello che va dietro alle telecamere. Poi parlando ha cominciato a riferirmi di De Vincenzo lasciandomi sorpreso. A quel punto ho cercato di capire meglio scoprendo che Paolini ha un rapporto contrattuale con questa persona ed un altro di cognome Matera, ma da lui ho capito ben poco”.

TROPPI SOLDI – E per finire: “comunque quella persona non sa nulla, è tenuto all’oscuro sia da me, sia dalla madre. Questi sono capaci di scavalcare il muro della tenuta per scoprire qualcosa di nuovo su Sara, fermando restando la responsabilità della magistratura che non ha voluto o potuto agire”. Secondo Marra, Sara per certa gente rappresenta un affare: “io non so quanti milioni di copie hanno venduto, ma facciamo 20 euro a film, per un milione fanno 20 milioni. Per non parlare dei dowload. Ora non so quanto costasse, mi pare cinque-dieci euro, ma parliamo comunque di grossissime cifre. Questa è la motivazione principale per tutto questo segreto. Questo canagliume della peggiore specie cerca in tutti i modi di lucrare sulla ragazza, la quale è stata drogata a partire da due settimane prima delle riprese del film, per farci soldi facili ai suoi danni”.

RAPPORTO SCONOSCIUTO – A colpire di questo colloquio è stato il tono di voce dell’Avvocato, dapprima forte e sicuro e successivamente teso, irritato, partecipato, a dimostrazione che almeno lui vuole ancora bene alla showgirl tanto da difenderla a spada tratta. Per quanto riguarda Paolini, lo stesso Marra ha confermato di non sapere quale sia il suo rapporto reale con De Vincenzo, ma il solo avere un contratto, misto all’interesse ritenuto “strano” visto che nè Marra nè la madre della Tommasi avevano mai avuto a che fare con tale personaggio, ha fatto si che venisse allontanato dalla ragazza lasciandolo volutamente all’oscuro.

IL FILM LO VOLEVA LA TOMMASI – L’intreccio s’infittisce. Prima di tutto diamo un nome ed un cognome ai personaggi evocati da Marra: De Vincenzo si chiama Federico, ed è produttore di film Hard, mentre Matera è Giuseppe, titolare della F.M. Management. Lo stesso De Vincenzo in un’intervista video rilasciata a Blogosfere.it ha confermato il suo dispiacere per le “cose brutte” dette sul conto di una ragazza che conosce sia sul personale sia nel campo professionale, oltre alla sua eventuale dipendenza dagli stupefacenti. Eppure ha spiegato che è stata lei a chiedere di girare un film porno ribadendolo in più occasioni, imitando Paris Hilton e Pamela Anderson, sottolineando il suo desiderio di fare un film più bello di quello di Belen.

CONTRATTO PALESE – Ma sopratutto Gabriele Paolini, interpellato sull’argomento, ha dichiarato di essere sorpreso della scoperta di Marra sul suo contratto con Federico De Vincenzo e la Divestar Management. Paolini ha dichiarato di non aver interessi personali per una persona che ha visto in tre occasioni, di cui una a casa sua, presentandola ai genitori, rispettando la decisione dell’avvocato Marra e della madre di Sara, Cinzia Tommasi, di non chiamarli più per non avere più informazioni da loro circa lo stato di salute psico-fisico della ragazza.

UNA RAGAZZA FRAGILE – Per Paolini il suo impegno si associa alla sua militanza ventennale contro la pedofilia e la violenza sulle donne: “Quando ho conosciuto Sara Tommasi ho incontrato una persona intelligente, fragile, stanca. Da quel giorno ho deciso di espormi in prima persona contro chi parla male di lei certificando la scoperta di una ragazza fragile. Se l’avvocato Marra e la madre hanno da ridire sul contratto che mi lega con Federico De Vincenzo, questo non ha alcun legame con le mie campagne pubbliche fatte negli ultimi 15 giorni tese ad invitare le istituzioni rendendolo l’emblema di una gioventù fragile”. Paolini ha anche negato la presenza di droga -“ero sul set, non ho mai visto niente del genere, neanche una sigaretta accesa”- confermando come durante le riprese tutti abbiano trattato la Tommasi con i massimi riguardi.

LO SCIOPERO DELLA FAME – Il contatto tra Marra e Paolini è stato possibile grazie a Gabriella Sassone, la quale ha dato al “disturbatore” il numero di telefono dell’avvocato. La solidarietà di Paolini nei confronti della showgirl ha anche un fondamento personale, visto il ricovero del “rompiscatole”, definizione data da lui stesso, nell’ala psichiatrica dell’ospedale di Moncalieri a seguito di un brutto momento personale. Quest’esperienza lo ha colpito nel profondo tanto che, una volta avuto conferma del ricovero della Tommasi, ha deciso di partire, in data odierna alle 14, con uno sciopero della fame e della sete ad oltranza in attesa che in Parlamento venga presentata un’apposita interrogazione che faccia luce su chi e perché ha voluto il ricovero coatto della ragazza.

EMPATIA, MA… – Anche Paolini si è dimostrato accorato nel suo appello, al punto di essersi aperto a confidenze relative al suo passato, spinto dall’empatia nei confronti della soubrette. Ma tra chi ha deciso di lanciarsi in scioperi della fame, chi attacca gli sfruttatori e coloro che si sono approfittati di lei, chi ha voluto un ricovero contro la sua volontà, qualcuno si sarà preoccupato mai del benessere di una ragazza la quale, negli ultimi mesi, è stata trattata come carne da cannone? Ovvero, chi vuole bene davvero a Sara Tommasi?

Edit: dalle Dive & Star Management riceviamo e pubblichiamo:

COMUNICATO STAMPA.

 

FEDERICO DE VINCENZO, TITOLARE DELLA SOCIETA’ “DIVE & STAR MENAGEMENT”, RISPONDE CON FERMEZZA ALLA PAROLE ALLUSIVE E DIFFAMATORIE DELL’AVVOCATO ALFONSO LUIGI MARRA.