Partecipare al funerale di una salma sconosciuta. E portare per 16 anni fiori sulla tomba sbagliata. È quanto accaduto ad una donna di Milano, che al Cimitero Maggiore di Musocco, durante la riesumazione del cadavere di suo padre, deceduto nel 2000 dopo una terribile malattia, si è accorta che dentro la bara non c’era il suo familiare. Lo racconta oggi Rossella Verga sul Corriere della Sera:
Durante la riesumazione è la figlia del defunto ad accorgersi che qualcosa non va. «C’era solo uno scheletro irriconoscibile — racconta — ma da alcuni particolari ho capito che non poteva essere papà. Ho notato, tra l’altro, che c’erano dei capelli, lunghi, e mio padre era calvo quando è morto. L’ho segnalato agli operatori del cimitero e mi è stato risposto che c’era anche la targhetta con il nome, e che quindi non si poteva trattare di un’altra persona. In effetti, la targhetta era lì e c’era scritto nome e cognome di mio padre. Ma subito dopo ci siamo accorti che c’era una calza lunga, che è stata sfilata dal femore. A quel punto abbiamo bloccato tutto».
La famiglia ha poi presentato denuncia ai carabinieri di Musocco. Il Comune annunciato verifiche per risalire alle responsabilità.
(Foto di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI)