Perché i supermercati fanno sciopero
06/11/2015 di Maghdi Abo Abia

Sciopero supermercati
i lavoratori della grande distribuzione sono pronti alla lotta sindacale in risposta al mancato rinnovo del contratto nazionale. Per questo motivo i sindacati Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Filcams Cgil insieme agli addetti delle aziende aderenti a Federdistribuzione, delle imprese della distribuzione cooperativa e di confesercenti hanno indetto due sabati di sciopero previsti il 7 novembre e il 19 dicembre, in piena agitazione pre-natalizia.
SCIOPERO SUPERMERCATI, LE RAGIONI DEI LAVORATORI
Le tre sigle sindacali hanno diffuso una nota stampa in cui si spiega che la decisione è arrivata “dopo due anni di negoziato per la definizione di un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, le trattative si sono rotte a causa delle rigidità e dell’atteggiamento dilatorio mantenuti da Federdistribuzione”. Lo sciopero dei supermercati previsto per sabato 7 novembre potrebbe quindi portare alla chiusura di ogni centro come Ikea, Decathlon, Coop, Rinascente, Upim, Oviesse, Carrefour, Coin. I sindacati chiedono allee aziende aderenti a Federdistribuzione, Confesercenti e Distribuzione Cooperativa di “sbloccare” le trattative per i rinnovi.
Finalmente si comincia a prendere posizione tutti insieme!! #fuoritutti
— Luca Barp (@luca95710) 6 Novembre 2015
Ho fatto la spesa oggi, perché domani c’è lo sciopero dei dipendenti della GDO…#fuoritutti
— dino oggiano (@dinoggiano) 6 Novembre 2015
Anche la #Fiom di Perugia dice domani #FuoriTutti pic.twitter.com/jBvZ9FLcJ9
— Cgil Umbria (@cgilumbria) 6 Novembre 2015
#FuoriTutti pic.twitter.com/D2LXnBYMRf
— Max Triggiani (@maxtriggiani) 6 Novembre 2015
#Milano alcuni pensionati travestiti da giovani si preparano per lo sciopero di sabato 😉 #FuoriTutti pic.twitter.com/rWI9GAsffo
— Filcams Cgil Milano (@FilcamsMilano) 3 Novembre 2015
SCIOPERO SINDACATI, LE ACCUSE AI DATORI DI LAVORO
Ma, continuano i rappresentanti delle maestranze: “L’associazione datoriale non solo si è rifiutata, nel corso del confronto, di prendere in considerazione la piattaforma rivendicativa presentata da Filcams, Fisascat e UILTuCS ma inoltre: si è dichiarata indisponibile ad erogare aumenti salariali, così come previsto dal recente rinnovo del CCNL Confcommercio, se non attraverso una dilazione della decorrenza e durata nel periodo 2016/2018, senza alcuna copertura per gli anni 2014/2015. Inoltre ha posto la necessità, ai fini di un presunto recupero di produttività, di determinare un grave arretramento rispetto ad alcuni istituti, intervenendo su: automatismi (scatti di anzianità, passaggio automatico dal V al IV livello…), permessi retribuiti, distribuzione dell’orario di lavoro e sospensione dell’incidenza di tredicesima e quattordicesima mensilità sul trattamento di fine rapporto”.
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SCIOPERO SINDACATI, LA CAMPAGNA #FUORITUTTI E LA RISPOSTA DI CONFESERCENTI
I promotori dell’agitazione hanno anche lanciato una campagna social, #fuoritutti, con cui cercano di sensibilizzare il pubblico sulle loro richieste. Confesercenti intanto ha affermato che a suo dire il negoziato “è ancora aperto” e la proclamazione dello sciopero “non ha tenuto in debita considerazione” la sua disponibilità a proseguire il confronto.