Lo scontro con le toghe irrita Matteo Renzi

Un attacco durissimo quello arrivato ieri dal presidente dell’Anm Sabelli al governo, che il governo non si aspettava. Non così duro perlomeno. Ne parla sul Corriere Francesco Verderami in un retroscena che spiegherebbe anche il tenore dell’attacco stesso.

SCANDALO PER SCANDALO

Ecco cosa scrive Verderami

Il premier si attendeva l’offensiva delle toghe — il suo Guardasigilli l’aveva messo sull’avviso — ma non immaginava che il presidente dell’Anm Sabelli arrivasse a sostenere che «il tema delle intercettazioni è diventato più importante della lotta alla mafia». Un oceano di distanza non basta ad attutire l’onda d’urto della reazione: «Si dà scandalo per coprire un altro scandalo?».

In che senso? Nel senso che secondo Verderami il governo invece aveva tenuto il profilo basso, non calcando la mano nello scandalo apertosi a Palermo

La voragine che si è aperta nel Tribunale del capoluogo siciliano sta inghiottendo i vertici della sezione Misure di prevenzione, per una presunta storia di corruzione e abuso d’ufficio legata alla gestione dei beni confiscati alla mafia, con un giro d’affari milionario che vede coinvolti un giudice e anche suoi famigli. Dal sindacato togato, nel giorno d’apertura del loro congresso, Palazzo Chigi si attendeva «almeno un cenno d’autocritica», invece «proprio mentre sono sotto scacco loro, pensano di mettere sotto attacco noi»

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