L’ultimo bersaglio di Vittorio Sgarbi è la Città della Scienza di Napoli, il centro di divulgazione che fu parzialmente distrutto da un devastante incendio il 4 marzo 2013. Il critico d’arte, in visita a Napoli, è stato intercettato da alcuni cronisti che gli hanno chiesto un parere sulle operazioni di restauro della Città della Scienza, che dovrebbero essere ultimate nel 2018. La risposta di Sgarbi è un vero e proprio choc.
«È una realtà inutile di gente senza cultura – ha detto Sgarbi, in un video che è stato pubblicato anche sulla sua pagina Facebook -. Non c’era niente da vedere, era un anti-museo. Per fortuna che è bruciata». L’ennesima provocazione del critico d’arte (ora candidato alla presidenza della Regione Sicilia), che però sembra essere davvero di pessimo gusto.
Sgarbi, incalzato dalle domande dei presenti, è andato avanti con la sua reprimenda sulla Città della Scienza: «Tutti a dire ‘è stato un lutto, una tragedia’. Invece, sono soldi buttati due volte: se si va avanti così Napoli non si riprenderà mai. Che cos’è il fiore all’occhiello della città? La m***a è il fiore all’occhiello».
Il critico d’arte, continuando con le solite frasi urlate davanti alla telecamera, ha messo a confronto i contenuti proposti dalla Città della Scienza con quelli che, spesso, vengono sottovalutati in altri luoghi d’interesse di Napoli: «Mi fa c*****e soltanto il nome ‘Città della Scienza’. Scommetto che se ci siete andati non vi ricordate nemmeno quello che avete visto. Se c’è una città, poi, che non ha nulla a che fare con la scienza, quella è Napoli. È stata solo un’invenzione dei baroni per pagare gli stipendi a quattro c******i che hanno messo in piedi questa roba».