La «dottoressa anti gay» Silvana De Mari denunciata per discriminazione e istigazione all’odio razziale

14/03/2017 di Redazione

La dottoressa Silvana De Mari, scrittrice per Mario Adinolfi su La Croce, scrittrice di libri fantasy per ragazzi e chirurgo è indagata dalla procura di Torino per diffamazione aggravata dalla finalità della discriminazione e dell’istigazione all’odio razziale.

A denunciarla il comitato «Torino pride».

SILVANA DE MARI DENUNCIATA PER DIFFAMAZIONE AGGRAVATA

«L’omosessualità è un disturbo che si può curare», «I gay sono la nuova razza ariana», «l’omofobia è un diritto che rivendico» sono solo alcuni pensieri della De Mari, balzata alle cronache in pezzi che spesso hanno scatenato polemiche. La De Mari rischia di avere contro anche il comune di Torino come ben spiega Elisa Sola sul Corriere della Sera.

Il fascicolo era arrivato, dopo l’esposto del comitato «Torino pride», direttamente sulla scrivania del procuratore Armando Spataro, che, dopo un’attenta valutazione, lo ha assegnato al gruppo di pm che si occupa dei reati previsti dalla legge Mancino. Si tratta di un’indagine in corso, a proposito della quale l’avvocato Nicolò Ferraris, che tutela il coordinamento delle associazioni lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e friendly di Torino e Piemonte non vuole rilasciare dichiarazioni. Ma si tratta di un’inchiesta destinata ad ingrandirsi, dopo l’annuncio, arrivato nel pomeriggio di lunedì 13 marzo, che la Città di Torino avvierà analoga iniziativa legale servendosi della sua avvocatura. La mozione, approvata quasi all’unanimità dal consiglio comunale, era stata presentata dalla consigliera comunale del Pd Maria Grazia Grippo. E anche la Regione farà la stessa cosa, dopo che il Comitato per i diritti umani ideato ha coinvolto i legali dell’ente. Dunque, tre cause legali contro la gastroenterologa che ha dedicato ampie pagine alla divulgazione di problematiche secondo lei connesse al sesso anale con frasi talmente esplicite da non essere riportabili.

(credits foto via Youtube Silvana De Mari)

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