Berlusconi, la D’Addario e Tarantini: ecco i verbali
09/09/2009 di Redazione
Il Corriere della Sera li pubblica nella versione cartacea. A pagina 10, dopo la morte di Mike Bongiorno. In totale, si legge, sarebbero una trentina le donne che Tarantini avrebbe portato alle feste del premier. “Tacevo il fatto che le retribuivo”, dice l’indagato, che pagò anche una cena elettorale a D’Alema
“Ho accompagnato in una occasione Terry de Nicolò a casa del presidente Berlusconi a Roma, tacendo allo stesso gli accordi presi da me con la De Nicolò e la vera attività dalla stessa svolta, se non erro a settembre o ottobre 2008. Io ebbi in tale circostanza a retribuirla anticipatamente, nella previsione di una sua prestazione sessuale poi non so se avvenuta“. Comincia così l’articolo del Corriere a firma Angela Balenzano e Fiorenza Sarzanini che raccoglie alcuni estratti dai verbali di Gianpaolo Tarantini. L’imprenditore sotto inchiesta a Bari parla a ruota libera delle escort e di Berlusconi. Un altro nome è quello di: “Vanessa di Meglio è una mia carissima amica che ho conosciuto per il tramite di mia moglie circa 10 anni fa. Da allora ho continuato a frequentarla invitandola a feste nelle quali la riempivo di attenzioni anche fornendole cocaina. Tendenzialmente la stessa non è una professionista del sesso ma all’occorrenza non disdegna di essere retribuita per prestazioni sessuali. Ho anche favorito le prestazioni sessuali della Di Meglio con il presidente Silvio Berlusconi, in due circostanze a Roma il 5 settembre e l’8 ottobre 2008. Ricordo che il 5 settembre la Di Meglio si fermò a palazzo Grazioli“.
“Sonia Carpentieri, della Monia, era da me conosciuta come una persona che a Milano esercitava la prostituzione, sicché sempre nella prospettiva che la stessa potesse effettuare prestazioni anche in favore del presidente Berlusconi, la invitai a Roma pagandole il biglietto aereo e le spese di soggiorno. La stessa giunse con una ragazza che si presentò come sua sorella. Non ricordo che le due si siano fermate a Palazzo Grazioli“, dice ancora Tarantini: evidentemente il magistrato inquirente è piuttosto attento a cercare di evidenziare dove abbiano dormito le ragazze. Ci sarà un perché. “Graziana Capone, avvocato” è un altro dei nomi fatti dall’imprenditore, così come Barbara Guerra, “conosciuta a Milano presentatami da un mio amico Peter Faraone, mentre Ioana Visan detta Ana l’ho conosciuta tramite lo stesso Peter o Massimo Verdoscia. Ho invitato le due a Roma unitamente a Vanessa di Meglio, limitandomi per quest’ultima a pagare il biglietto aereo e il soggiorno in hotel; Ioana e Barbara si fermarono a casa del presidente…“.
Il verbale di Tarantini conferma quanto detto dalla D’Addario: “L’ho conosciuta come Alessia in quanto così presentatami da Massimiliano Verdoscia, mio amico nonché collaboratore. Le rappresentai la possibilità di partecipare ad una cena a casa del presidente Berlusconi, riconoscendole le spese di viaggio e un forfait […]. Dopo aver prelevato Clarissa Campironi, che ospitavo all’Hotel de Russie, mi recai insieme al mio autista Dino Mastromarco a prendere la D’Addario”. Non ha retribuito, dice Tarantini, anche molte donne che partecipavano gratuitamente alle feste del premier: “Maria Esther Garcia Polanco detta Maristel e Michaela Probisova, con le quali ho viaggiato da Roma a Milano con il presidente Berlusconi il 26 novembre 2008…“. Un’affermazione importante, quella del viaggio in aereo, anche se i verbali non ci dicono con che tipo di velivolo (e se sia di proprietà dello Stato) abbiano viaggiato. Non ha retribuito nemmeno altre, tra cui Luciana Francioli, Manuela Arcuri, Francesca Lana, Stella Maria Novarino…ed esclude che le stesse avessero a che fare con attività di prostituzione.
Altri nomi sono Karen e Niang Kardiatou detta Hawa, Linda Santaguida e Camilla Cordeiro Charao: di queste, solo l’ultima si fermò a casa del presidente; per loro comparsate all’Isola dei Famosi e a Scorie. su Rai2. Anche Carolina Marconi e Graziana Capone sono state a casa del presidente senza fermarsi. Svela ancora Tarantini: “Quando accompagnavo le ragazze a Palazzo Grazioli le facevo sedere sui sedili posteriori in quanto i finestrini posteriori della mia atuovettura erano oscurati avendoli fatti sostituire nel settembre 2008. Tale accorgimento era volto ad evitare che i giornalisti o altre persone potessero guardare nell’auto… quando mi approssimavo a Palazzo Grazioli avvertivo un responsabile della sicurezza del mio arrivo e quindi una volta giunto al portone la prima guardia avvisava altri del nostro arrivo. Entrati nel cortile venivamo accompagnati ai piani superiori dove venivamo ricevuti“.
Alla fine dell’interrogatorio, Tarantini parla del suo legame con il premier: “Io ho voluto conoscerlo e a tal fine mi sono sottoposto a spese notevoli per entrare in confidenza con lui e sapendo del suo interesse verso il genere femminile non ho fatto altro che accompagnare da lui ragazze che presentavo come mie amiche, tacendogli che a volte le retribuivo. Ho solo chiesto di presentarmi il responsabile della Protezione Civile, il dottor Guido Bertolaso, in quanto che volevo che Enrico Intini, mio amico con il quale avevo stipulato un contratto di collaborazione, potesse esporre allo stesso Bertolaso le competenze del suo gruppo industriale nella prospettiva di poter lavorare con la protezione civile“. Bertolaso, dice Tarantini, li inviò in Finmeccanica a incontrare un tal dottor Lunanuova, senza però concludere nulla. E poi chiude:”Voglio infine precisare che il ricorso alle prostitute e alla cocaina si inserisce in un mio progetto teso a realizzare una rete di connivenze nel settore della Pubblica Amministrazione, perché ho pensato in questi anni che le ragazze e la cocaina fossero una chiave di accesso per il successo nella società“. Più sincero di così è difficile.
Tra gli incontri organizzati per guadagnare favori e consensi, ci sono anche quelli con Sandro Frisullo, allora vicepresidente della Regione Puglia del Partito Democratico. E Tarantino ammette anche di aver pagato il conto per la cena elettorale a cui presero parte Massimo D’Alema e il sindaco Michele Emiliano. “Maria Teresa De Nicolò era una escort, pagata per incontrare Frisullo; stessa cosa con Vanessa Di Meglio, a cui ha favorito prestazioni sempre con Frisullo retribuendola con un importo che credo si aggirasse sui 500 euro oltre a pagarle il biglietto aereo perché veniva da Parigi“. Le attenzioni sono servite a farsi presentare al dottor Valente, direttore amministrativo dell’Asl di Lecce, per avere un’accelerazione dei pagamenti per le prestazioni effettuate dalle aziende di Tarantini e l’esecuzione di una delibera adottata in materia di acquisto di tavoli operatori. La famosa cena ebbe luogo al ristorante La Pignata nel 2007: erano presenti primari e dirigenti sanitari, il sindaco Emiliano, il vice coordinatore regionale del Pd dottor Mazzarano, alcuni imprenditori baresi.