Pd e Movimento 5 Stelle stabili, vicini rispettivamente al 32 e al 27%. E Lega Nord in leggera rispresa, oltre il 15%, un livello di consenso che non veniva registrato dal mese di settembre. Sono questi i principali dati che emergono dal confronto di sette sondaggi politici sulle intenzioni di voto realizzati tra fine novembre e inizio dicembre da sette diversi istituti demoscopici.
Stando alla media delle rilevazioni di Datamedia Ricerche, Demopolis, Istituto Piepoli, Ixè, Swg, Euromedia Research ed Emg Acqua, il partito di Matteo Renzi, in linea con i dati di metà novembre, oscilla tra il 30 e il 33,8%. Perde leggermente terreno invece il M5S, protagonista nei mesi scorsi di una lunga rimonta, che si muove ora tra il 25,2 e il 28%. Per quanto concerne la Lega, intanto, i sondaggi indicano un recupero di qualche decimo, con una media di consenso del 15,1%. Nel dettaglio il Carroccio si muove oggi tra il 14,2 e il 16,4%, e sembra aver riallargato il margine che lo separa da Forza Italia. Gli azzurri secondo i principali istituti demoscopici sono vicini all’11%. In media il partito di Silvio Berlusconi, che continua a pagare l’assenza del suo leader dalla scena politica, oscilla tra il 9,5 e il 12,1%.
Per quanto riguarda le coalizioni. L’area di centrosinistra, composta da Pd, Scelta Civica, Idv ed altre formazioni minori risulta avanti (ma solo di 2-3 punti) su un ipotetico schieramento di centrodestra composto da Fi, Lega e Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni, con una media del 4,1%, conserva oggi un consenso superiore al 3,7% ottenuto alle Europee del maggio 2014. La media dei sondaggi indica il centrosinistra al 32,5% e il centrodestra al 30,5. Un dato molto negativo risulta essere quello di Area Popolare, piantata ora al 2,5% (alle Europee valeva il 4,4). In caso di corsa solitaria alle Elezioni Politiche Ncd e Udc avrebbero poche possibilità di superare lo sbarramento del 3% per l’ingresso alla Camera. Quella soglia viene infatti oltrepassata in un solo sondaggio.
Infine, l’area di sinistra. Sel e Sinistra Italiana in media vanno oltre il 4%, precisamente vengono stimati al 4,1. Segnali poco incoraggianti invece per Rifondazione Comunista e Verdi, mai oltre l’1%.
(Foto: ANSA / ALESSANDRO DI MEO. Tabella: Giornalettismo)