Sondaggi politici, Pd e M5S stabili. I grillini restano a -6
02/11/2015 di Donato De Sena
Il Partito Democratico è stabile intorno al 33%. Mentre il Movimento 5 Stelle dopo una lunga risalita conferma l’ottimo dato del 27%. Sono questi i due principali dati che emergono dai sondaggi politici sulle intenzioni di voto degli italiani pubblicati nell’ultima settimana. Stando alla media delle rilevazioni effettuate tra il 24 e il 28 ottobre da sei dei più noti istituti demoscopici (Emg Acqua, Euromedia Research, Piepoli, Datamedia Ricerche, Swg e Ixè) il Pd se si votasse oggi otterrebbe precisamente il 33,1% dei consensi (0,3 punti in più del 32,8% della media di 7 giorni fa) mentre il M5S raggiungerebbe il 26,9% (in linea con il precedente 27%).
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SONDAGGI POLITICI, FI SI RIAVVICINA AL 10% –
Insomma, se a Roma il partito di Matteo Renzi vive un momento estremamente complicato (nei sondaggi viene indicato stabilmente sotto il 20%) a livello nazionale riesce a conservare un discreto margine sui 5 Stelle (che nella Capitale superano il 30% in ogni rilevazione). A subire una piccola flessione è invece l’area di centrodestra, che paga un arretramento di Forza Italia, probabilmente legato alla scarsa visibilità sulla scena politica di Silvio Berlusconi. Il partito del Cavaliere, che sembrava nelle ultime settimane destinato a risalire nei sondaggi, oggi non va oltre una media del 10,7%, uno dei dati più bassi mai registrati La Lega Nord, intanto, regge ancora ad un ottimo livello. Mediamente il Carroccio viene indicato al 14,3% ed oscilla tra il 13 e il 15% dei consensi, in linea con i numeri di 7 giorni fa. Stabile è anche Fratelli d’Italia, ora mediamente ad un 4% netto, stabilmente sopra la soglia di sbarramento al 3% prevista dalla nuova legge elettorale per l’ingresso alla Camera.
SONDAGGI POLITICI, NCD E UDC SOTTO IL 3% –
Come per Forza Italia un campanello d’allarme suona anche per Area Popolare, formazione centrista nata in Parlamento dalla fusione dei gruppi di Ncd e Udc. I centristi, che non hanno ancora chiarito la loro visione strategica (se in futuro resteranno alleati del Pd o se tenteranno alle Politiche di percorrere una via diversa), sono piantati al 2,8% di media, muovendosi tra il 2 e il 3,5%. I sengali sono leggermente migliori per Sel, che mediamente vale il 3,1% e che supera la soglia del 3% in 5 sondaggi su 6. Poi, l’area della sinistra che non è presente in Parlamento. Secondo Euromedia Possibile di Pippo Civati, la coalizione sociale di Maurizio Landini ed altre formazioni alle urne oggi otterrebbero il 2,9%. Rifondazione Comunista viene segnalata invece all’1,2% da Swg e allo 0,9% da Ixè. I Verdi, infine, valgono per Ixè solo lo 0,4% dei voti. Peggio di loro solo Scelta Civica: 0,2%.
(Tabella: Giornalettismo. Foto di copertina: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)