American Gods: produttori e attori parlano di “quella” scena hot

Nell’ultimo episodio di American Gods, abbiamo avuto una delle scene più “calde” di questa stagione telefilmica. Protagonisti un giovane venditore porta a porta di nome Salim e il Jinn. 

Se non avete ancora visto l’ultimo episodio della nuova serie Starz intitolato “Head full of Snow”, vi siete persi una scena che difficilmente verrà dimenticata. Presa direttamente dal libro, la scena vede protagonista l’incontro carnale tra due uomini, musulmani. Una scena che nella serie American Gods  viene rappresentata in maniera onirica e splendida.
American Gods
Recentemente al Paley Center si è tenuto un panel in cui è stata esplorata e discussa la tanto chiacchierata scena, in compagnia dei produttori esecutivi Bryan Fuller e Michael Green e l’autore del libro Neil Gaiman che ha descritto l’esperienza di vedere la scena riportata sullo schermo come “una gioia e un divertimento assoluto”. Gaiman ricorda quando scrisse la scena 18 anni fa, ispirato da un tassista di New York che si addormentò al volante confessandogli di stare guidando da 30 ore di fila.

Dopodiché ho pensato fosse una cosa terribile. L’idea che qualcuno, solo per fare un po’ di soldi, fosse costretto a tanto. E penso che parte della scena mi sia venuta in mente dopo aver letto “Le Mille e una Notte”. C’è tantissimo omoerotismo nelle Notti Arabiche. È un aspetto particolarmente interessante della cultura arabica a cui non avevo mai pensato prima e che stavo finalmente imparando. A quel punto ho avuto come una folgorazione. Volevo ci fosse un Jinn in America Gods … e ho cominciato a pensare che potesse essere una relazione gay… e la scena si è scritta da sola. Probabilmente non sarebbe stata così sexy se non avessi letto tantissimo di Edmund White e Armistead Maupin, allora a quel punto ho pensato.

Anche Omid Abtahi (Salim) ha detto la sua riguardo la scena condivisa con il collega Mousa Kraish (Jinn), che tra l’altro conosce da 10 anni.

La prima volta che l’abbiamo girata, sapete essendo un attore e devi fare questo tipo di scene sei portato a pensare “Okay, entrerò nel ruolo …”. Così abbiamo girato la scena e circa due mesi dopo, stavo mangiando dei biscotti al cioccolato, mi arriva una mail di Bryan (Fuller) che diceva che dovevamo girarla di nuovo. A quel punto ho pensato “Oh, ca***”

American Gods
Una scena di 10 minuti circa culminante in una incontro sessuale visivamente magnifico, tra un giovane medio orientale di nome Salim e un Jinn, costretto a guidare un taxi per sopravvivere. I produttori esecutivi ci tenevano particolarmente che la scena venisse esplorata nella serie

Volevamo rappresentare Salim e Jinn in un modo che rendesse positivo il sesso omosessuale per un uomo che proviene da un Paese in cui l’omosessualità è punibile con la morte. Era molto importante quindi per noi esplorare la sessualità di Salim, un uomo del Medio Oriente che probabilmente non ha mai vissuto un’esperienza sessuale intima. Nella scena come l’abbiamo resa noi in Tv, il Jinn lo bacia e lo tratta in maniera molto più spirituale proprio per aiutarlo a capire chi e quale posto occupi la sua sessualità. Come se fosse la divinità a dare potere all’uomo gay che svolge un ruolo passivo. Volevamo che la scena fosse bella da vedere anche per un pubblico che non è necessariamente abituato a vedere due uomini gay fare sesso. Una scena che suscitasse un’emozione positiva e non il solito bigottismo o repulsione. 

American Gods torna lunedì prossimo con l’episodio Git Gone, interamente dedicato a Laura Moon moglie defunta, ma forse non così tanto, del protagonista Shadow Moon. Questa la sinossi:

La storia della vita e della morte di Laura Moon viene finalmente esplorata, incluso il primo incontro con Shadow e come esattamente si sia ritrovata a sedere ai piedi del suo letto in motel.

 

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