Better Call Saul 3: Recensione 3×03 “Costi irrecuperabili”
27/04/2017 di Redazione

Better Call Saul 3 trionfa puntata dopo puntata, rilasciando tracce di un prodotto destinato a fare storia a se distaccandosi dal suo spin-off Breaking Bad.
L’epopea di Mike contro i fratelli Salmanaca ed Hector continua imperterrita, infatti il taciturno personaggio si muove nell’ombra riuscendo ad escogitare stratagemmi per mettere alle strette i nemici in questione, marcando il suo nome nelle orecchie di questi ultimi. La calma che accompagna le scene con protagonista Mike, sono le più silenziose ed inquietanti della serie, qualcosa bolle in pentola è la così detta “Calma prima della tempesta”.
Per il buon Jimmy Mcgill le cose non vanno alla grande, infatti il dilemma che affligge lui e suo fratello Chuck non migliora anzi, va sempre a peggiorare consumando così quella poca stima ed affetto che questi ultimi si contraccambiano, visto che il fratello maggiore del protagonista tenta il tutto per tutto pur di togliere la licenza al fratello minore, che ha detta di Chuck rovina la reputazione e il volto dei veri avvocati.

La terza puntata della nuova stagione di Better Call Saul riconferma e avanza di livello, dimostrando di avere, come nelle puntate precedenti tutte le carte in regola per diventare una serie cult di altissimo livello dal punto di vista registico, scritturale ed innovativo.
Come se non bastasse Gilligan trascina lo spettatore nella mente dei protagonisti, tramite le sue sofisticate riprese e l’impeccabile sceneggiatura ci regala personaggi indimenticabili e mai banali, riuscendo a gestire il tutto in maniera magistrale.