Bolshoi Babylon: l’arma segreta della Russia
29/04/2017 di Redazione
Bolshoi Babylon per la prima volta nella storia una troupe di cinema riceve l’accesso totale e privo di alcuna censura al suo “dietro le quinte”. Dopo i drammatici eventi del gennaio 2013 e il brutale attacco al direttore artistico della compagnia di ballo, BOLSHOI BABYLON segue manager e ballerine durante la nuova stagione, mentre cercano di porre riparo ai danni e tornare a essere la compagnia di ballo più importante del mondo.
L’arma segreta della Russia: il Bolshoi. Con questa definizione che troviamo all’interno del documentario Bolshoi Babylon dove nella prima volta nella sua storia una troupe cinematografica ha ricevuto un accesso totale senza alcune censura al “dietro le quinte” del teatro più famoso in Russia nel Mondo.
Il film in uscita solamente il 2 e il 3 maggio per Nexo digitale (trovate l’elenco delle sale su http://www.nexodigitali.it), si presenta in realtà, più che come un documentario, come un vero e proprio un thriller partendo dall’eclatante storia che risale al 17 gennaio 2013 dove l’ex primo ballerino e controverso direttore artistico della compagnia di ballo del Bolshoi, Sergei Filin, viene aggredito da un uomo mascherato che gli getta in volto dell’acido solforico con gravi conseguenze, tanto da rischiare di perdere la vista.
Il docu film diretto dal documentarista Nick Read che ha lavorato in oltre 60 paesi e ha vinto due premi della Foreign Press Association (Inside Israeli Jails), il premio Rory Peck Impact Award (Slumdog Children of Mumbai) e il premio Creative Diversity Award per il migliore documentario (Letting Go) assieme al co- regista l produttore e co-regista Mark Franchetti , corrispondente del quotidiano Sunday Times a Mosca e noto per numerosi reportage, compiono un piccolo miracolo nel portarci all’interno di una intensa storia fatta di giochi di potere, gelosie che in un certo qual modo sembra quasi riflettere la Russia stessa.
Il Bolshoi è in realtà l’anima della Russia stessa, dalla sua fondazione con gli Zar, al lungo periodo comunista fino a oggi, il teatro e i suoi protagonisti sono delle stelle di prima grandezza , intoccabili, ossannati e al tempo stesso loro vivono di questa potente luce anche se la carriera di un ballerino o ballerina è molto breve, tutti nella speranza di arrivare a diventare i primi , a passare dalla quarta alla seconda alla fila. La geniale idea ed in parte anche la fortuna dei due autori di imbattersi nel clamorose vincente di Filin a cui succederà poi alla direzione Vladimir Urin permettono allo spettatore di entrare letteralmente nel cuore del Bolshoi stesso, dell’ansia durante le prove, dei problemi di tutti i giorni delle speranze o dei sogni infranti dei protagonisti.
Di sicuro chi teme di vedere un noioso documentario sul balletto perché la sua ragazza o ragazzo lo hanno costretto a vedere il film rimarrà piacevolmente sorpreso, e si appassionerà suo malgrado a questa storia. Per contro chi ama il Bolshoi e quello che rappresenta, è davvero una occasione unica di vedere quello che non potrete mai vedere durante gli incantevoli spettacoli.
Di conseguenza non possiamo che consigliarvi di sfruttare il breve lasso di questi 2 giorni di programmazione per godere di questo magnifico documentario, dove troverete star come Anastasia Meskova, Maria Allash, Maria Alexandrova e tanti altri.
Anche il primo ministro Dmitry Medvedev è presente all’interno della pellicola e a lui si deve la definizione di arma segreta, perchè il Bolshoi è una parte della cultura intrinseca della Russia che viene venduto il tutto il mondo, e che nel piccolo mondo riflette in parta la Russia stessa.
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