Briga racconta il suo “Talento”

Abbiamo incontrato Briga, che ci ha presentato “Talento”, il suo nuovo album ricco di soprese, idee, emozioni e collaborazioni

“Talento” di Briga è uno degli album più belli tra quelli ascoltati nel corso dell’ultimo anno. Sarà perché gioca molto sull’effetto sorpresa e si discosta dal precedente “Neveragain” (un successo da platino), muovendosi in assoluta libertà tra generi e influenze, mostrando le varie anime del cantante, che nasce si dal rap ma non ha mai nascosto la sua passione per il cantautorato.
“Sono convinto sia cambiato qualcosa: prima il rap era un genere di nicchia, che doveva essere sdoganato da radio/tv e poi è cresciuto a furor di popolo. Io credo che sia una nuova forma di cantautorato, in quanto spiega la società e fa il punto della situazione: adesso, per fortuna, ognuno dice la sua verità senza paura delle censure o di perdere il passaggio in radio” – ci racconta Briga, che abbiamo incontrato a Milano, nella sede della sua casa discografica (la Sony) – “Io comunque sono cresciuto ascoltando Tormento e i Sottotono, gli Articolo 31 e poi Fabri Fibra, ma non solo: ho sempre adorato la poesia di Lucio Battisti, Francesco De Gregori e Antonello Venditti, ma anche Radiohead, Oasis, Nirvana e Placebo”.
cover-briga-bassa“Questo è il lavoro per me più importante, perché è quello con cui cerco di ritagliarmi il mio ambito e tanto cercato posto nella scena musicale italiana” – continua il cantante – “So che non è facile levarsi di dosso l’etichetta del ragazzo uscito da talent (“Amici di Maria De Filippi”) e nemmeno eguagliare il successo dell’album precedente, ma ci conto. Mi sono impegnato per migliorare e, dato che sono un ragazzo istintivo e non mi piace fare le cose a tavolino, è venuto fuori questo album che mi rispecchia in tutta la sua trasversalità”.
Sul titolo dice: “So che potrebbe sembrare un po’ presuntuoso, ma qui uso il concetto di talento nella maniera più light possibile. È un discorso basato sulle risposte che cerco nella mia vita, che è stata salvata dalla musica: dopo il liceo mi sono iscritto all’università, ma l’ho abbandonata per inseguire i miei sogni. Ho lavorato duro, anche su me stesso ed è grazie al mio talento che sono riuscito ad arrivare fino a qui. Il mio talento è il mio cuore e senza cuore non si può fare questo mestiere”.
“Talento” è pieno di collaborazioni: si va da Lorenzo Fragola (per il brano “Rimani qui”) a Gemitaiz (“Non chiederlo a me”), da Mostro & Clementino (“Fuoco amico”) a Sercho (“Eo-eo”) a “Gemello” (“A due cieli da me”), fino ad Alessio Bernabei (“Abbi cura di me”) e Gianluca Grignani (“Nudo”). “Ognuno di loro ha dato un pezzo della sua anima e penso sia la cosa più importante, perché la gente non è stupida e percepisce quando si apre il proprio cuore” – racconta Briga che, alla fine del nostro incontro confessa: “Mi piacerebbe tanto andare al Festival di Sanremo: chissà se capiterà già il prossimo anno!”.

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