Bruce Springsteen, Bon Jovi, Madonna e Lady Gaga chiudono la campagna di Hilary Clinton

Alla viglia delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti i maggiori della musica si uniscono per sostenere la candidata democratica Hilary Clinton

Oggi 8 novembre è il giorno del giudizio. Dopo una lunga campagna elettorale l’America è pronta a scegliere il suo quarantacinquesimo Presidente. Ieri sera, a poche ore dalle elezioni, l’atmosfera si è stemperata con gli ultimi eventi che hanno visto stringersi intorno ad Hilary Clinton un’importante schiera di artisti. In diverse città infatti i grandi della musica sono saliti sul palco per supportare la candidata democratica agli sgoccioli di questa campagna 2016. A solcare il palco nella città di Philadelphia è il boss Bruce Springsteen che chiude la campagna a passo di Rock. Ad ascoltare la musica dell’artista, che presenta una scaletta meravigliosa portando canzoni come  “Thunder Road”, “Long Walk Home” e “Dancing in the Dark”, ci sono la candidata Clinton, l’immancabile figlia Chelsea Clinton e la famiglia uscente dalla Casa Bianca, il Presidente Obama e consorte.

Il palco viene poi preso da un altro grande, a salire è Bon Jovi che oltre a suonare i suoi pezzi (“Who Says You Can’t Go Home”, “Living on a Prayer”, “Someday I’ll Be Saturday Night”) sceglie la cover dei The Beatles “Here Comes the Sun”.
https://youtu.be/m4tRTlS3nF0
Non da meno è Madonna che per la sua performance sceglie il Washington Square Park di New York. La diva si è esibita in acustico facendo ascoltare una versione tutta sua del brano “Imagine” di John Lennon.

Le esibizioni in onore e a supporto non finiscono qui e in tarda serata in North Carolina arriva la regina del pop Lady Gaga. Qui la cantante duetta con il collega Bon Jovi , cantando “Living on a Prayer”.
https://youtu.be/9U5xW2Q1zfA
La musica americana sembra proprio che abbia scelto da che parte stare, sostenendo con concerti ed esibizioni la candidata democratica. Per Hilary Clinton anche Beyonce e il rapper Jay Z che si sono esibiti in Ohio. Bisogna ammettere, senza difficoltà alcuna, che in fatto di musica la Clinton vince su Trump a mani basse!
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