Buffy: David Boreanaz in una lunga intervista “Mi ha fatto trovare la luce”
10/03/2017 di Redazione

E’ stato tutto tempismo. Angel all’inizio doveva esserci in circa 6 dei 12 episodi. Era qualcuno che poteva apparire una tantum e un interesse amoroso per Buffy [Sarah Michelle Gellar]. E’ accaduto tutto così in fretta, ma affinché le cose accadano rapidamente quando le si riconosce, si deve essere pronti; quando colpisce, è veloce. Quando Buffy ha colpito, io ero al posto giusto nel momento giusto, ma ho dovuto lottare per anni per aprire quel portone. Non ho mai realizzato una pubblicità, come per dei chewing gum senza dare di matto. Si deve passare attraverso il dolore per arrivare dall’altra parte, e poi una volta arrivati in cima, non devi cadere giù – devi scalare altre montagne. Non è come “Hey facciamo i bagagli.”
Allora sono entrato, ho incontrato il casting director Marcia Shulman, letto il mio pezzo, poi sono ritornato. Quando incontrai Marcia, ci siamo subito connessi. Lei è una donna bellissima, qualcuno che era nel mio campo. Abbiamo parlato a lungo della East Coast e dei ristoranti di New York e poi ci siamo inoltrati in questo personaggio, finalmente. Dopo, sono andato in una stanza per leggere davanti ai produttori. Erano davvero sotto pressione, era una lotta contro il tempo per trovare questo personaggio perché io avrei dovuto girare già credo il giorno dopo. Il giorno dopo il casting, ricordo di essermi lanciato in questo mondo completamente caotico. Il personaggio era “un pugile professionista, come Joe Louis; puoi colpirlo, ma tornerà sempre.” All’ora, non pensavo molto al fatto che fosse un vampiro. Ma amavo il fatto che potevi abbatterlo ma sapevi che sarebbe ritornato in piedi.
Mi vestirono con un completo in velluto, non lo dimenticherò mai. Aspettavo e aspettavo di girare, e quando andai ad incontrare Sarah, lei era nel mezzo di una sorta di sequenza di combattimento. E io esclamai “Okay, è stato un incontro veloce” E’ stato lento e veloce allo stesso tempo perché lei stava lavorando e io ricordo che ero fuori, facendo dei test al trucco, ai costumi, e il giorno dopo ero sul set e dovevo fare questa sequenza in cui la incontravo per la prima volta e lei è letteralmente saltata fuori da un binario buttandomi a terra e chiedendomi chi fossi, tutto ciò alle 4 del mattino. E’ stato pazzesco, e quando è arrivato il momento di girare la scena ho detto “ok, dobbiamo portarla a casa”. Non abbiamo avuto modo di provarla per davvero.
La sequenza andava così veloce e io non pensavo a nulla. Credo che mi aiutasse a calmarmi e ad entrare in quello che realmente era il personaggio, così è andata la prima scena. Ritornai a casa pensando “Cosa è appena accaduto?” Tutte le insicurezze vennero fuori: Ho fatto un casino? Ho fatto qualcosa di sbagliato? ma il responso giornaliero fu grande. Mi stavo solo divertendo un sacco. E’ stato tutto così veloce, come il processo di casting si è trasformato in un primo giorno di riprese mi ha fatto andare al manicomio. L’ho accolto e sono andato lungo la mia strada.
Ha sempre voluto fare l’attore e lavorare nell’intrattenimento, o c’è stato un momento durante Buffy, o in altre circostanze, dove ha capito che questa era la sua strada?
Si, ho studiato, ero nel teatro, ho fatto pubblicità, ho seguito corsi. Ho dovuto apprendere delle tecniche, ero così grezzo. Non sapevo cosa cavolo stessi facendo, quindi per me pè stato sempre così. Ero affascinato dagli spettacoli di Broadway come un bambino. Ricordo di aver visto Yul Brynner da The King and I a Philadelphia. Ero sempre a teatro, a superato il desiderio di fare sport. E’ stato sempre qualcosa che avrei voluto davvero fare. Ovviamente, mi sono trasferito e ho dovuto trovare lavoro e fare teatro – essere al posto giusto al momento giusto. E’ un viaggio fantastico che sto ancora percorrendo. Non c’è un momento in cui io dico “si, Okay, questo è tutto”. No, io lo amo. Ho il desiderio di fare di più e di fare più show, ed è la parte più eccitante.
Qual’è stato il suo più grande insegnamento da Buffy? C’è un consiglio o qualcos’altro che ha appreso mentre lavorava nello show che ha portato con se durante tutti questi anni che le è stato utile nei progetti che sono seguiti?
Tecnicamente, trovare la tua luce. Ero bravo a trovare la mia luce e a riconoscerla. Quando hai un sacco di acrobazie, potresti sentire la pressione del tempo che passa, così devi essere piazzato sul tuo segno, istintivamente e tecnicamente affina i tuoi talenti. Devi essere in grado di vedere le cose perifericamente, lavorare su quel punto. Per me, è trovare la tua luce e mai bloccare la tua strada. Se non vedi l’obiettivo, lui non vede te. E’ molto semplice. L’ho imparato, l’ho usato, ed è incredibile quando sono io a dirigere come riesco a cere di più queste cose. “Perché non stai recitando verso l’obiettivo? Non siamo a teatro, non siamo dentro quattro mura…devi farlo funzionare e trovare l’obiettivo. Questo è il tuo lavoro ed pè ciò che devi fare, così sono diventato molto amico dell’obiettivo.
EW: Poi c’è stato lo spin-off, come lo ha reso suo?
E’ stato estremamente transitoriamente interessante per me. Era un’opportunità di portare questo personaggio in uno show orientato agli adulti, il che non era una versione di Buffy, e più o meno in vista delle anime perdute della città. Non ho mai veramente pensato alla sfida. So che rispondo meglio quando non c’è più il mio piatto e la pressione è alta, così ho istintivamente accettato. Ricordo il processo di casting: abbiamo cercato di circondare il personaggio di buone persone che raccontassero la storia. Charisma era grande e poi Glenn Quinn era forte e fantastico. E’ diventato un caro amico e tutto ciò si è ripercosso sul lavoro.
Segui la pagina The Vampires Italia