Cattivissimo Me 3: recensione del film d’animazione con Gru e i Minions
26/06/2017 di Redazione
Cattivissimo Me 3 uscirà nelle sale italiane il 24 agosto: Gru e la sua banda dei Minions stanno per tornare… Nell’attesa, ecco la nostra recensione del film d’animazione dell’Illumination Entertainment!
Tra i film d’animazione più attesi per questo 2017 c’è senza ombra di dubbio il terzo capitolo della saga che ha fatto la fortuna dell’Illumination Entertainment. Cattivissimo Me 3 uscirà il 30 giugno negli USA, ma in Italia dovremo aspettare molto di più, fino al 24 agosto 2017. Riuscirà la pellicola a farsi strada nel box office italiano nonostante la data d’uscita sia stata fissata in periodo estivo? Il film diretto da Kyle Balda e Pierre Coffin con la banda dei Minions annovera nel cast dei doppiatori italiani Max Giusti che doppia Gru e questa volta anche il fratello gemello Dru, Arisa che dà la voce a Lucy, mentre l’ultimo arrivato è Paolo Ruffini nei panni del villain, Balthazar Bratt.
Cominciamo subito la recensione concentrandoci su un nuovo personaggio che ci è stato mostrato fin dai primi trailer come elemento portante e caratterizzante di questo nuovo capitolo: Dru, il gemello biondo di Gru. I due hanno vissuto in contesti molto lontani tra di loro e sono caratterizzati in modo indipendente, ma hanno diversi punti ad accomunarli e il fatto che le due personalità si vadano in parte a scontrare e in parte a conciliarsi è una caratteristica importante, se non un punto di forza, nello sviluppo del film. Il tema della fratellanza viene trattata in modo non banale assegnando dei tratti precisi a ciascun dei due personaggi rendendo in questo modo accattivanti le vicende che li interessano nella storia.
Un altro aspetto interessante della pellicola è senza dubbio Balthazar Bratt, la cui storia e percorso che lo ha portato a perseguire i suoi piani malvagi è ben delineata, senza cadere nel classico stereotipo del personaggio cattivo. La personalità del villain viene delineata con un profilo psicologico molto chiaro: a caratterizzarlo in particolare un bisogno patologico di attenzioni e una palese difficoltà a distinguere tra finzione e vita reale. È lui il cattivo di fatto nella pellicola, ma c’è anche altro. Rispetto al precedente capitolo, infatti, Cattivissimo Me 3 segna una fase in cui i protagonisti ritrovano la propria identità: sia Gru che i Minions, in contesti e modi differenti, sentono il richiamo della loro vita passata da cattivi coerentemente con le origini del franchise, delineate dal primo capitolo della saga ma anche dallo spin-off del 2015.
In questo contesto Lucy, Margo, Edith e Agnes non vengono del tutto dimenticate, ma assumono un ruolo marginale, in disparte rispetto alle vicende che dànno corpo a buona parte della pellicola, risultando a tratti quasi un peso per i protagonisti. In generale, il grosso dell’azione è relegato ai personaggi maschili: non è di certo l’emancipazione il tema portante di questa pellicola. Per la controparte femminile il focus è posto sullo sviluppo di un rapporto tra madre e figlie, dal momento che Lucy si ritrova a cercare di affermare il proprio ruolo genitoriale nei confronti delle tre bambine.
Tirando le somme, Cattivissimo Me 3 è un prodotto per quanto riguarda l’intrattenimento sa fare bene il suo dovere. Ha anche molto da dire per quanto riguarda le tematiche, come ad esempio quella della famiglia, che vengono affrontate con un equilibrio tra leggerezza e profondità che è caratteristico dei film d’animazione fruibili sia da bambini che da adulti. Questa sua proprietà e il tipo di comicità in esso presente è molto in linea con i due capitoli precedenti, pertanto il film è assolutamente consigliato in particolar modo se avete apprezzato Cattivissimo Me e Cattivissimo Me 2.
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Leggi cosa hanno detto i doppiatori di Cattivissimo Me 3, Max Giusti, Paolo Ruffini e Arisa, in un incontro con la stampa!
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