Che Dio ci Aiuti, Elena Sofia Ricci non vuole mollare suor Angela
14/04/2017 di Redazione
Tutti la conoscono come Elena Sofia Ricci ma per gli appassionati della fiction “Che Dio ci Aiuti” lei è suor Angela. Ha confessato che per noia cambia spesso personaggio, vuole forse abbandonare anche le vesti della stravagante suora visto che la fiction è già arrivata alla quinta stagione?
“Sono allergica alla ripetizione e infatti mollo le serie dopo qualche stagione (vedi I Cesaroni, ndr) per essere libera dalle etichette ma stavolta potrei farci un pensierino. Dopo il successo della stagione 4, e nonostante la preoccupazione per la collocazione domenicale, sono sempre più convinta che la formula funzioni e che si tratti di un prodotto coraggioso. Tutte le attrici sognano d’interpretare la suora. O la prostituta. E il primo dei due è il ruolo più difficile”.
Il destino ha voluto che Elena Sofia Ricci si misurasse col ruolo più difficile, l’interpretazione di suor Angela, una suora “scorretta, bizzarra, irresistibile”, come lei stessa la definisce. In un intervista ha dichiarato che in un primo momento non voleva rappresentar quel personaggio, poichè era reduce da I Cesaroni (leggi della nuova gravidanza di Micol Olivieri) e aveva giurato che non avrebbe più voluto recitare in una fiction così a lungo.
Fu il regista Francesco Vicario a insistere perché leggesse la storia di questa suorina ex galeotta, condannata per rapina a mano armata e concorso in omicidio. “Qualcosa allora scattò. Capii che, dietro quella donna, che aveva toccato il male e per questo s’era decisa al bene, c’era qualcosa d’importante. Anche per me”. Ha raccontanto, inoltre, che non appena iniziò la serie nel 2011 conobbe una suora che era l’incarnazione del suo personaggio: “Ma allora suor Angela esiste davvero! Pensai. Lei era quella che io avrei voluto essere sullo schermo”. Non basta: la «vera» suor Angela ha accompagnato Elena Sofia Ricci in un cammino di riscoperta della Fede che ha cambiato la donna quanto l’attrice.
“Io sono stata a lungo agnostica. Ma sempre attratta dalla figura di Gesù. Ero un’assetata di luce. Come se stessi vicino ad una porta socchiusa, in attesa che qualcuno me l’aprisse. Ecco: la vera suor Angela è stata la ventata che quella porta me l’ha spalancata”.
Da allora le battute del personaggio, che all’attrice parevano talvolta eccessive o retoriche, la donna le comprendeva appieno, “perché ne facevo esperienza diretta. E ora potevo restituirle”.