Chicago Fire 5×20 – Recensione: Quando le cose si fanno difficili, noi restiamo uniti

Il 20esimo episodio della quinta stagione di Chicago Fire arriva tra lacrime e sorrisi, tra le parole di Cruz, quelle di Matt e gli occhi di Kelly Severide. Insieme a quel mai una gioia che colpisce ancora. 

Ho guardato il 20esimo episodio della quinta stagione di Chicago Fire sicura di ciò che sarebbe accaduto al termine della puntata: il mai una gioia di Dick Wolf avrebbe colpito Kelly Severide ancora una volta. Se esiste una certezza nella vita, fatta eccezione per la grandezza di Hermann, è che il tenente della 51 non può avere un lieto fine, il medico non l’ha inserito nella dieta del caro Dick. Anna è morta, le lacrime di Kelly sono le nostre e le parole di Joe e Matt, in quei minuti finali, sono proprio ciò di cui avevamo bisogno.

Anna non ce l’ha fatta, e nonostante non sia mai stata una grande fan di questa coppia, volevo solo vedere Kelly sorridere per più di 40 minuti. Ma non sempre otteniamo quello che vogliamo. Anna ha firmato il DNR, non rianimare. Kelly non riusciva a capire, e come poteva. La sola cosa che vedeva era la donna che amava scivolare tra le sue mani. Avrebbe voluto tenerla con sé ancora e ancora. Ma il destino di Kelly Severide non prevede sorrisi e risate, piuttosto lacrime e gelato per superare un nuovo momento catastrofico.
Ho amato ogni istante della storia che ha ruotato intorno a Kelly, ma il momento in cui non sono riuscita a trattenere le lacrime è arrivato alla fine di questo episodio di Chicago Fire. Kelly va dalla sola persona che in quel momento può capirlo, una donna che non riesce a lasciare una casa pericolante perché è il suo legame con i ricordi, con suo marito, l’uomo con cui è stata sposata per 37 anni. E’ con lei che Kelly si lascia andare, è a lei che si è mostrato, forse anche per Anna, per ricordarla, perché la sua Anna voleva che aiutasse quella donna. “Portami con te” sono state le ultime parole di Anna a Severide. Lo farà, mentre noi porteremo per sempre il ricordo degli occhi di Kelly quando ha perso la donna che ama.

Matt ha lottato ancora, proprio come ha detto Gabby, non poteva arrendersi. Il tenente Casey ha riportato in Caserma l’amico di una vita che aveva bisogno di lui. E in quell’ultimo momento, in quell’ultima scena, sono arrivate quelle parole che rappresentano uno dei motivi per cui vedo e continuerò a vedere Chicago Fire: se c’è un luogo in cui poter ricominciare, se c’è un posto da cui ripartire, quella è la Caserma 51. Quella è casa. E ancora un momento. Gabby ricorda Shay, il dolore di Kelly, e per un istante, solo per un attimo, sono tornata indietro nel tempo.

Joe, Cruz e Brett sono andati a vivere insieme, non poteva esserci un trio migliore per farci ridere ancora in questi ultimi episodi di Chicago Fire che non si prospettano per nulla allegri. Joe ha perso il secondo lavoro, la sua rabbia è arrivata diritta sul viso di Brett (in senso metaforico). Piccola parentesi? L’uomo che Joe ha sbattuto fuori dal locale tornerà per regalare a Cruz un nuovo e simpatico mai una gioia? Si accettano scommesse.
Comunque, tornando a noi, a Brett, Cruz e Otis… Sapevamo come sarebbe andata a finire, non poteva essere altrimenti perché, come ha detto il nostro Joe, “quando le cose si fanno difficili, noi restiamo uniti“. E sono queste parole che salveranno Kelly ancora una volta, quelle persone per cui Matt è tornato a lavoro, quella Caserma che continua a portarci ogni settimana davanti a questo piccolo schermo.

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