Chicago PD 5×03 – Recensione: La realtà di Hank Voight
20/10/2017 di Redazione

E’ tornato Hank Voight in questo terzo episodio di Chicago PD 5. Quel sergente che abbiamo conosciuto nelle prime stagioni, e che non è mai andato via.
Chicago PD 5 non delude:
Un piccolo appunto prima di parlare di ciò che è accaduto in questo episodio di Chicago PD 5. Erin Lindsay è andata via, e posso dirvi adesso che Dick Wolf aveva perfettamente ragione. La sua assenza non pesa in questi nuovi episodi di Chicago PD. Ogni personaggio ha il suo spazio, ogni personaggio cresce, si mostra ed emoziona. Le storia sono forti e coinvolgenti, reali, proprio come lo è Chicago PD. Erin Lindsay è andata via, e lo show continua ad essere uno di quelli di cui non potrei fare a meno. Soprattutto adesso.
Il terzo episodio di Chicago PD 5 riporta a casa Hank Voight, e quel suo modo di essere poliziotto in un mondo che non sempre rende giustizia a chi dovrebbe averne. Antonio ha accettato un caso che non avrebbe punito i colpevoli. E allora ci pensa lui, Hank Voight, che nel nuovo episodio di Chicago PD 5 ci riporta indietro nel tempo.
La figlia di Antonio è tornata a vivere con lui in questo terzo episodio di Chicago PD 5. Il detective Dawson ha ripreso il suo posto non solo nell’Intelligence di Hank Voight, ma anche nella vita della sua bambina. Una giovane donna latina la cui vita non sarà mai tutta “rosa e fiori”. E sono proprio queste le parole che portano al caso di cui si occuperà Antonio Dawson in questo episodio di Chicago PD 5. Un episodio che ho amato, come ho amato il nostro sergente. E quelle parole dette nel momento finale.
Abbiamo visto poco gli altri detective di Chicago PD 5. Hank Voight ed Antonio Dawson sono stati i protagonisti di questo episodio che ci ha portati alla realtà dell’immigrazione, di quelle persone innocenti il cui unico desiderio è costruirsi una vita, un futuro. La figlia di Antonio ha scritto la prima parte del suo tema per il college. “Non mi conosceva ancora, ma ero il suo sogno“. Un sogno fatto di libertà anche per una donna latina, per una persona che ha diritto a vivere, costruirsi un futuro… realizzare un sogno.
La realtà di Chicago PD con Antonio Dawson ed Hank Voight
E allora torniamo ad Antonio, ad Hank. Le prove non bastano, non ce ne sono di concrete. Solo un bambino troppo piccolo per riuscire a riconoscere l’assassino della sua mamma. E allora inizio a chiederlo. Mi ritrovo, mentre i minuti scorrono velocemente in questo episodio di Chicago PD 5, a chiedere ad Hank Voight di non lasciare andare. Perché la verità è una: se Voight non avesse agito, se non avesse parlato, altre donne sarebbero morte, trovate con la pancia squarciata e violentate.

La giustizia di Hank Voight nel terzo episodio di Chicago PD 5
Forse è vero, se ognuno iniziasse a farsi giustizia da solo, cosa ne sarebbe di questo mondo? Ma credo che la domanda debba essere anche un’altra in questo episodio di Chicago PD 5. Quell’essere aveva fatto altre vittime la cui unica colpa era quella di aver sognato un mondo migliore. E allora, se Hank Voight non avesse parlato negli ultimi minuti del terzo episodio di Chicago PD 5, quanto tempo sarebbe trascorso prima di trovare un altro corpo privo di vita? La Polizia avrebbe potuto continuare a lavorare sul caso, ma fino a quando quell’uomo non avesse commesso un errore… quanti altri bambini sarebbero rimasti senza la loro mamma?
Non riesco ad attaccare Hank per la sua scelta, una scelta che è passata per la mente di Antonio e che Hank ha reso reale. Se Hank non avesse agito, ci sarebbe stata giustizia per quel bambino? Per quella madre, quella sorella, quella figlia? No. E allora io resto accanto ad Hank Voight, un uomo che ama la sua città, che difende i deboli, che scende a compromessi, che non verserà una lacrime per il corpo di quell’assassino privo di vita. Esattamente come me.
Eccolo il nostro Hank Voight, quello delle prime stagioni, tornato in questo episodio di Chicago PD 5 che porta rabbia, emozioni e un sorriso grazie a Kim Burgess e il suo essere ribelle. Voight ha seguito le regole in questi primi episodi di Chicago PD 5, e l’ho amato anche per questo. Per quella crescita arrivata anche grazie ad Antonio. Ma le regole vanno anche infrante, lo sa bene Hank. E allora se nessuno può farlo, ci pensa lui, il cuore del Distretto 21, il cuore di Chicago PD.
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