Cinepanettoni: da “Vacanze di Natale” a “Poveri ma ricchi”, la nostra top 10

Da oltre trent’anni i cinepanettoni segnano a cadenze regolari l’avvento del Natale e di quel periodo in cui al cinema si va esclusivamente per vedere “il film di Natale”. Ripercorriamo la loro storia attraverso una personalissima top 10, tra gag comiche e sequenze oramai divenute immortali.
Negli anni ’80 grazie alla lungimirante idea di Luigi e Aurelio de Laurentiis i “Vacanze di Natale” segnarono una svolta nella cinematografia e nella commedia all’italiana. Era il 1983 quando si decise, per la prima volta di realizzare un film completamente destinato al periodo natalizio ambientandolo nella località montana per eccellenza: Cortina d’Ampezzo. Location e ambientazioni tipicamente natalizie segnarono un punto di svolta per il filone della commedia e diedero il là ad una stagione cinematografica che da Natale 1983, anno di uscita del film Vacanze di Natale , tra alti e bassi, non ha mai indietreggiato di un passo, semmai si è evoluta con il tempo, restando al passo dello spettatore. Con il tempo il monopolio Filmauro ha visto aumentare la concorrenza, diminuire il pubblico in sala e ha dovuto virare rotta più e più volte, sempre però riuscendo a rimanere a galla tra gli squali della cinematografia, attraversando ben quattro decenni di cinema italiano.

Nel 1997 la Medusa film ha provato a scalzare dal trono l’inossidabile coppia Boldi-De Sica facendo esordire (in maniera fragorosa) il trio Aldo, Giovanni e Giacomo: Tre uomini e una gamba fu un successo allora straordinario, ma alla lunga, stando anche ai risultati di Fuga da Reuma park, e del precedente Il ricco, il Povero e il maggiordomo, abbiamo visto come il trio abbia stancato il pubblico italiano, proponendo le solite e stantie gag di una volta. Sono riusciti definitivamente a centrare il colpo con Checco Zalone e il suo Che bella giornata. Il comico pugliese, seppur uscendo in periodi post natalizi, sempre intorno alla festività della Befana, ha sottratto e continuerà a farlo, centinaia di migliaia di spettatori al pubblico dei cinepanettoni. Film diversi, molto più nazional-popolari, pieni di riferimenti alla cultura meridionale e alle differenze tra Nord e Sud dell’Italia hanno ridefinito il concetto di commedia popolare e hanno costretto a far cambiare faccia ai cinepanettoni che, attualmente non sono più ricollegabili a quelli di una volta. Vacanze di Natale, divenuto oramai un cult senza tempo, attualmente non sarebbe in alcuna maniera riproponibile, nemmeno il tentativo di remake effettuato nel 2011, Vacanze di Natale a Cortina ha sortito dei risultati incoraggianti.

Nel 2005 la rottura definitiva tra la coppia Boldi e De Sica ha portato definitivamente allo scioglimento del cinepanettone vero e proprio; con Natale a Miami si è sancita definitivamente la fine del vero cinepanettone, quello che portava in sala vagonate di pubblico, creando dei veri e propri eventi mediatici all’uscita di ciascun film della coppia.



A Natale, tutti al cinema a vedere il film con Boldi e De Sica

Da quel periodo in poi il cinepanettone è rimasto a galla, seppur annaspando, fino al 2010 anno in cui uscì Natale in Sudafrica l’ultimo film di Natale in grado di incassare una cifra che lo rendesse tale e annoverabile alla folta schiera dei suoi predecessori. Girato durante il periodo dei mondiali di calcio, il film, tra alti e bassi, pur annoverando le solite gag e cafonate, attraverso un cast ricco di star come Belen Rodriguez (all’epoca da poco esplosa) e l’allora notissima Laura Esquivel (Patty de “Il mondo di Patty”) e i soliti comprimari come Christian De Sica e Massimo Ghini, riuscì a racimolare oltre 17 milioni di euro, cifre ad oggi impensabili, calcolando anche l’allora agguerrita concorrenza de La banda dei babbi Natale e del Zaloniano Che bella giornata, in uscita il 6 gennaio successivo.
Dal 2010 in poi possiamo tranquillamente asserire che il cinepanettone, nella più antica accezione del termine sia completamente sparito dai radar della cinematografia. Esso piuttosto si è evoluto virando verso film e commedie più strutturate ed articolate, più internazionali ma anche meno popolari.
Prima ci hanno provato con film ad episodi come Colpi di fulmine e Colpi di fortuna poi , visto lo scarso successo e la rottura definitiva di Christian De Sica con il “presidente”, si è stati costretti a percorrere altre strade che, in ongi caso, non hanno portato all’arrivo di successi eclatanti come i bei tempi.

Il prolificare dei cinepanettoni in questi ultimi anni, dopo il lento e progressivo abbandono delle infruttuose commedie estive, è dovuto proprio alla debolezza delle opere in sé. Poco interessanti e non in grado di monopolizzare le sale, hanno fatto si che decine di produzioni e di case di distribuzione fossero in grado di inserirsi nel periodo a suon di sgomitate, rosicchiando fette di pubblico importante a quelli che una volta erano gli unici mattatori della sala. Ora non c’è solamente il cinema italiano con Filmauro e Medusa a portare in sala i loro film, ad essi si sono aggiunte produzioni collaterali e film minori, Warner Bros Italia, Universal, i blockbuster internazionali (vedi Star Wars VII e Rogue One negli ultimi due anni). Quello che una volta era il periodo d’oro, esclusività del cinema italiano, ora si è andato assottigliando eroso da fattori esterni che lo stanno progressivamente fagocitando, rendendolo più o meno simile a un qualsiasi altro periodo dell’anno.
Cosa succederà in futuro? Non possiamo saperlo, intanto andiamo alla scoperta dei dieci migliori cinepanettoni, personalissimi e insindacabili cult cinematografici.



10- Poveri ma ricchi – 2016

Giornalista: E che cosa ne farete di tutti questi soldi? Ne darete parte in beneficenza, come Bill Gates?
Nonna Nicoletta: Sto Cazzo! Noi se tenemo tutto.
Danilo Tucci: Eh, eh, eh… io non so chi è st’amico tuo, ma è ‘n cojone



Seppur da poco uscito nelle sale Poveri ma ricchi già merita di entrare nella top ten dei migliori fim di Natale. L’opera di Fausto Brizzi con l’inedita coppia De Sica – Brignano ha una marcia in più rispetto all’attuale concorrenza e, sebbene la storia non offra nulla di inedito, sono le interpretazioni dei personaggi a rendere il film godibile e delizioso (leggi la nostra recensione). All’interno dell’opera gag e parodie sono attualissime e diventeranno in breve tempo dei cult assoluti. Il film si farà strada e non è detto che, con il tempo, possa invecchiace come il buon vino, scalando ulteriori posizioni (leggi le dichiarazioni del cast).
I Tucci sono una famiglia povera di un piccolo paese del Lazio. Padre, madre, una figlia vanitosa e un figlio genio, costretto a fingersi idiota per stare al passo con la famiglia. Con loro vivono anche il cognato, botanico ma nullafacente, e la nonna, patita di serie TV. Un giorno accade qualcosa di completamente inaspettato: i Tucci vincono CENTO MILIONI di euro. Sull’onda dell’emozione decidono di mantenere segreta la vincita, ma, come spesso succede in questi casi, una parola di troppo scappa dalla bocca del capofamiglia e ai Tucci rimane soltanto una soluzione: scappare. Nel bel mezzo della notte fanno le valigie e partono. Destinazione: MILANO. La città che la signora Tucci sognava da ragazza prima di sposarsi. Una volta arrivati e preso possesso della loro nuova vita da miliardari, i Tucci si rendono conto che i tempi sono cambiati; i ricchi di oggi non sono più come quelli di una volta. Oggi sono tutti low profile, mangiano poco o niente, sono ecologisti, fanno beneficenza, si tengono in forma. Essere ricchi, oggi, è diventata una gran scocciatura. E questa scoperta renderà le cose molto diverse da come i Tucci se le aspettavano.

9 – Un natale stupefacente – 2014


Della coppia Lillo e Greg, Un natale stupefacente è probabilmente il cinepanettone più riuscito, forse per via dell’assenza di molti dei comprimari che progressivamente stanno infarcendo le loro pellicole. Il film, primo loro lavoro da protagonisti dà il giusto spazio alla coppia e, seppur alcune gag appaiono poco riuscite, nel film si ride abbondantemente dall’inizio alla fine.
Alla vigilia delle feste natalizie, zio Lillo e zio Greg sono improvvisamente costretti a prendersi cura del nipotino di 8 anni. I suoi genitori sono stati erroneamente arrestati per coltivazione di sostanze stupefacenti. I due zii sono molto diversi tra loro, e inadeguati a tale compito. Greg, single rockettaro, cercherà l’aiuto di Genny (Ambra Angiolini). Lillo, appena lasciato dalla moglie (Paola Minaccioni) e geloso del nuovo compagno di lei, un coatto tatuatore (Paolo Calabresi), approfitterà della situazione per riconquistarla. A complicare le cose, le visite a sorpresa di due zelanti ma bizzarri assistenti sociali (Francesco Montanari e Riccardo De Filippis) alla “strana famiglia”, per verificarne l’idoneità.

8 – Paparazzi – 1998

King: Allora ragazzi, adesso vi espongo il piano: sarà una serata particolare.
Michael Jackson: Ahò, se è robba da froci io nun ce sto eh?
King: E proprio te parli! E poi come parli, ma di dove sei Michael Jackson?
Michael Jackson: Sò de Latina!
King: Eh de Latina, ma Michael Jackson non è di Latina… È del Massachusetts, dell’Indiana, che ne so… Parla… ma non ce l’hai una mascherina? Mettiti ‘ssa mascherina!

King (Diego Abatantuono), Faina (Christian De Sica), Ciro 3000 (Nino D’Angelo) e Er Patata (Roberto Brunetti), sono 4 paparazzi che gestiscono Magica Press, un’agenzia di paparazzi romana che cerca di cogliere le stelle dello spettacolo italiano nei momenti privati. I problemi arrivano quando ai 4 si aggiunge il signor Bin (Massimo Boldi), paparazzo pasticcione Milanese, vecchio amico di King, costretto a trasferisi a Roma dopo aver fatto cadere la Madonnina dalla cima del duomo nel tentativo di fotografare Valeria Mazza; dopo diverse disavventure, i 5 stanchi di correre dietro ai vari scoop decidono di mettere a segno il colpo della vita, la foto che vale miliardi: grazie ad un’amica di Faina pronta a tutto pur di andare sui giornali fotograferanno nientemeno che una scappatella del Presidente degli Stati uniti nella sala ovale, portandolo alle dimissioni; divenuti ora loro i più ricercati dai pararazzi si nasconderanno in un convento spacciandosi per frati dove verranno però scoperti da 5 paparazze travestite da suore.
Un film scanzonato e divertentisismo, ricordo ancora di quando lo vidi al cinema, al suo interno ci sono sequenze memorabili come l’arrivo di Bin all’agenzia Magica Press e l’incontro con King, ma soprattutto la messa in scena della falsa festa vip con King che ingaggia dei finti sosia tra cui Elvis (morto) e un Michael Jackson “de Latina”, da morir dal ridere !

7 – BodyGuards – 2000

Er Cobra: Mamma mia comme stooo! Me sento come Cappuccetto Rosso: ‘na favolaaaa!

Il Tenente Fabio Leone (Christian De Sica), il Maresciallo Capo Paolo Pecora (Massimo Boldi) e l’ Appuntato Scelto Ciro Marmotta (Biagio Izzo), tre carabinieri pasticcioni vengono licenziati dall’arma per aver fatto saltare un’importante operazione internazionale e decidono di farsi assumere come guardie del corpo presso l’agenzia di un ex colonnello dei carabinieri amico di Marmotta. Ai tre vengono affidati dei casi di prova per testare le loro capacità che si riveleranno dei veri e propri disastri.
I tre licenziati per i guai causati, proveranno a riscattarsi sottraendo all’agenzia un caso a cui sono venuti a conoscenza per sbaglio, il servizio di sicurezza di una Beauty Farm frequentata da gente dello spettacolo e ai tre di unisce pure Romolo, detto “Er Cobra”(Enzo Salvi), l’aiutante magazziniere dell’agenzia che sogna di diventare guardie del corpo e che minaccia i tre di dire tutto se non lo porteranno con loro.
Ovviamente finiranno ancora per combinare solo disastri. La carriera dei quattro sembra giunta definitivamente al capolinea, ma Romolo ha aperto un falso sito in cui i quattro gestirebbero una propria agenzia di bodyguard e avrebbero come cliente principale la top model Cindy Crawford, così invece di licenziarli l’agenzia li utilizza per fare da guardie del corpo ad una finta Crawford, per depistare un maniaco (Paolo Conticini) che la minaccia; in realtà il maniaco è il fratello della sosia con il quale è in combutta per sostituire la modella alla vera Crawford, così i quattro si trovano a trasportare la vera modella credendola la sosia e a consegnarla al maniaco credendolo un uomo dell’agenzia.
Licenziati definitivamente saranno però loro a ritrovare la modella, ma rifiuteranno la proposta di essere riassunti per mettersi in proprio, anche perché si accorgeranno di aver ritrovato una sosia e non la vera Cindy Crawford.
Probabilmente il cinepanettone con il miglior cocktail di action e battute micidiali mai uscito in sala; un Enzo Salvi (Er Cipolla) in stato di grazia che regala sequenze memorabili, come quella dell’inalazione dei gas nella Beauty farm, da antologia. La hit di Modjo , Lady (Hear me tonight), la ciliegina sulla torta di una colonna sonora memorabile.

6 – Natale in India – 2003

Rappar Vomito: C’ho na grigliata mista al posto der culo ! Aaa ER, a medico in prima linea, fai piano co ste mano !

9 Luglio 1987. Alla clinica di Roma, Santissima Maria Addolorata, si incontrano casualmente il giudice Enrico Paci (Massimo Boldi) ed il trafficone romano Fabio De Tassis (Christian De Sica). I due sono diventati padri di due maschietti, ma un improvviso blackout elettrico confonde l’infermiera che stava portando i bambini nella nursery. Dopo 16 anni, siamo nel 2003, rivediamo i due protagonisti alle prese con i loro “presunti figli” Nelson De Tassis e Costantino Paci. Scopriremo che i ragazzi hanno caratteri completamente opposti a quelli dei loro padri, tanto da pensare che i figli siano stati realmente scambiati nella clinica al momento della loro nascita. Da qui iniziano le avventure tra il giudice Paci e l’Ing. De Tassis, che avranno come sfondo l’India dei marajha…
Ancora un Enzo Salvi in grandissimo spolvero, perfetta spalla comprimaria di Christian De Sica e Massimo Boldi, nel ruolo celeberrimo del rapper Vomito, per un film che, oltre alla location suggestiva, regala gag divertenti ed un finale inaspettato. La coppia è in formissima e il film regge alla grande per tutti i 100 minuti sulle note di Panjabi Mc e la hit del momento Mundian to Bach ke

5 – Vacanze d Natale ’95 – 1995

Remo: Ma vattela a pia n’der culo, aò ma sta vecchia me sta sempre a pedinà, ma che vai in giro è luglio, a befana è er 6 gennaio !!

Remo (Christian De Sica) e Lorenzo (Massimo Boldi) sono due italiani che trascorrono le vacanze di Natale ad Aspen, in Colorado. Kelly (Elizabeth Nottoli), moglie di Remo, ha lasciato il marito a causa del vizio del gioco. Remo, essendosi dichiarato follemente innamorato di lei, rinuncia ad un viaggio con gli amici per cercare di riconciliarsi con la moglie in America. Lorenzo è andato ad Aspen per cercare di far avverare il sogno della figlia Marta (Cristiana Capotondi), ovvero quello di conoscere Luke Perry, il Dylan della serie Beverly Hills 90210.
Sia Remo che Lorenzo saranno vittime di svariate disavventure: il primo incontra un vecchio amico, Paolone (Paolo Bonacelli), che gli propone di portarsi a letto la moglie Kelly, per cancellare il debito che Remo nutriva nei suoi confronti. Il secondo a causa di incresciose disavventure, con una scellerata signorina, finirà in prigione, ma riuscirà ad uscirne. Infine Remo riesce ad estinguere il suo debito con Paolone e Lorenzo riesce a presentare Dylan a Marta, che successivamente diventa fan di Brad Pitt. Le vacanze giungono al loro epilogo: tutti ritornano in Italia, ma Remo e Lorenzo decidono di andare in Brasile.
La consacrazione della coppia Boldi-De Sica sotto la regia di Neri Parenti dopo gli altalenanti successi dei Vacanze di Natale ’90 e ’91, succcesso che aprirà le porte ad una lunga serie di cinepanettoni negli anni a seguire. Prima interpretazione importante per l’allora giovane Cristiana Capotondi, nel film fan sfegatata di Luke Perry,vera e propria scoperta cinematografica targata Filmauro. Memorabile la sequenza a rallenty sulle note di Annie Lennox e la hit del momento No more “I love you’s”.

4 – Fratelli d’Italia – 1989


Cesare: Ma che te lavi i piedi ca a saponetta ar pecorino?
Il film si divide in tre episodi, slegati tra loro e con protagonisti diversi, con la presenza di un’auto a noleggio (una Fiat Tipo) a fare da unico filo conduttore.
Cesare (Christian De Sica) è un commesso romano che sogna il jet set e la bella vita. Dopo aver programmato una vacanza assieme agli storici amici in Sardegna, per un contrattempo non riesce a raggiungerli in tempo all’imbarco; a causa di questo disguido, ha modo d’imbattersi fortuitamente in Turchese De Benedetti, giovane e bella figlia di un noto imprenditore, che lo scambia per Cristiano Gardini, rampollo di un altro famoso industriale. Cesare decide così di approfittare della situazione
Roberto Marcolin, dongiovanni veronese, scommette coi suoi amici che riuscirà a sedurre Michela, la bellissima moglie del suo datore di lavoro, il signor Sauli. Con fatica, Roberto riesce a convincere la donna: approfittando di un viaggio di lavoro del signor Sauli negli Stati Uniti, e dopo essersi allontanati dalla città per tranquillizzare Michela, i due raggiungono un hotel fuori mano dove, nei loro piani, nessuno potrebbe mai scoprirli. Ma sul più bello Roberto riceve una sgradita sorpresa: a causa di uno sciopero aereo, il marito di Michela si ritrova casualmente con loro proprio nello stesso albergo.
Il ragioniere milanese Carlo Verdone (Massimo Boldi), sfegatato tifoso rossonero, decide di andare in trasferta a Roma, città che odia con tutte le sue forze, per assistere alla partita tra i giallorossi e la sua squadra del cuore. A causa di uno sciopero del personale dell’aeroporto, è costretto a noleggiare un’auto per recarsi nella Capitale. Lungo il tragitto incappa però a sua insaputa in due pericolosi ultras romanisti (da lui scambiati per milanisti), appena usciti di prigione, che lo cacciano in un mare di guai.
Primo, e riuscito, esperimento di film natalizio ad episodi, del natale non ha nulla se non l’uscita in sala.  L’episodio in cui Christian De Sica si finge figlio di un noto imprenditore romano scroccando la vacanza a Porto Cervo e quello in cui Massimo Boldi fa finta di essere un tifoso romanista per evitare guai, sono divenuti dei veri e propri cult della commedia all’italiana.

3 – Vacanze di natale 2000 – 1999

Oscar: ‘A, “Duca”, famme un piacere: guarda se in giro c’è ‘a spremuta d’arancio, che me sparo proprio ‘na dose de vitamina C!
Colombo: Eh! Eh! Ma guardi che io non sono duca… Io sono il Sig. Ettore Colombo e son di Milano. Molto piacere, grazie!
Oscar: Ma “Duca” è un abbreviativo, no: “duca” sta per “du capelli”! Ma nun vedi che c’hai in testa? Ma che è? ‘Na voja de prosciutto cotto o t’hanno trapiantato ‘na chiappa?

Sul gradino più basso del podio abbiamo volutamente inserito Vacanze di natale 2000, solamente per le scene e le gag memorabili di Enzo Salvi che, seppur comprimario, riesce a salvare il film con delle sequenze talmente esilaranti da esser divenute istantaneamente un cult; come non ricordare l’arrivo a casa Covelli e il “te fodero tutte le Dolomiti” oppure la scena finale in baita con i tedeschi ubriachi, naturalmente a bordo di una coattissima fiat Ritmo modificata !
Natale 1999. Cortina d’Ampezzo, la “perla delle Dolomiti”, è la meta ambita da molti italiani:
La famiglia romana Covelli (Christian De Sica e Monica Scattini) è alle prese con il distratto tappezziere Oscar “Er Cipolla” (Enzo Salvi) ed i coniugi milanesi Colombo (Massimo Boldi e Ussi), il cui figlio di questi ultimi, Marco (Andrea Castoldi), è fidanzato con la primogenita dei Covelli, Giada (Micaela Ramazzotti); la storia d’amore dei due ragazzi si chiuderà la sera di capodanno, quando Giada conoscerà un altro ragazzo e Marco si fidanzerà con l’ex infelice amore di suo padre, Esmeralda (Carmen Electra);
L’ex povero cameriere napoletano, Pasquale Esposito (Nino D’Angelo), decide di festeggiare a Cortina la vincita di 70 miliardi di lire al Superenalotto insieme alla sua numerosissima famiglia; essi faranno presto conoscenza con due volti molto noti: la modella Megan Gale e la Contessa Allegra dal Pozzo (Emanuela Grimalda);
Due universitari bolognesi Paolo Scottoni (Andrea Lupo) e l’amico Roberto, fingono di essere figli di due ricchissimi industriali (Barilla e Gazzoni) in modo che almeno Paolo possa fare colpo sull’attraente parrucchiera Morena (Irene Ferri); Roberto (Giammarco Rocco di Torrepadula), con la scusa di aver un autografo, finisce per passare una notte con Megan Gale.

2 – Vacanze in America – 1984

Don Buro : Saremo puro burini ma beata l’ignoranza, se stai bene de mente, de core e de panza.

Al secondo posto nella classifica all time dei Cinepanettoni, ma potremmo metterlo quasi ex- aequo con il primo classificato, c’è Vacanze in America lo Stand by me all’italiana secondo Carlo Vanzina. Cult d’eccezione, il film vanta tra i protagonisti, oltre all’iconica Signora de Romanis interpretata da Edwige Fenech, la memorabile interpretazione di Christian De Sica nell’immortale ruolo di Don Buro, prete ciociaro da lui inventato per l’occasione. Tra scene che hanno fatto la storia e una sequenza finale strappalacrime sulle note di Ci vorrebbe un amico di Antonello Venditti, un film che ha segnato per sempre generazioni di adolescenti italiani.
Un gruppo di ex-studenti della scuola religiosa “San Crispino” parte da Roma alla volta degli Stati Uniti per una vacanza di due settimane attraverso i luoghi più famosi e suggestivi del continente nordamericano. La guida dello scatenato gruppo è affidata al giovane insegnante di storia e geografia Frà Rodolfo da Ceprano (Christian De Sica), conosciuto da tutti come Don Buro.
Le vacanze per alcuni saranno un vero e proprio disastro: tre giovani malconsigliati da Peo Colombo (Jerry Calà), ex-alunno che crede di saperla lunga, dopo aver tentato in ogni modo di uscire “conquistatori” dalla terra americana perderanno tutto il denaro a Las Vegas e torneranno a casa con le pive nel sacco. Il figlio della signora De Romanis (Gianmarco Tognazzi) troverà l’amore, mentre gli altri studenti si invaghiranno di belle Americane sconosciute o semplicemente cercheranno di divertirsi;
Don Buro, dal canto suo, resiste alle maldestre avances della signora De Romanis (Edwige Fenech), divorziata e co-organizzatrice della vacanza, che grazie al prete ciociaro capisce finalmente che non è il caso di arrovellarsi nelle sue tristezze di moglie fallita e madre apprensiva.
Finita la vacanza il gruppo rientra in Italia, soddisfatto per aver trascorso 15 giorni sensazionali ed irripetibili.


1 – Vacanze di Natale – 1983

Donatone: Ah ah… Ivana, fai ballare l’occhio sul tick! Via della Spiga, Hotel Cristallo di Cortina: 2 ore, 54 minuti e 27 secondi… Alboreto is nothing!!
Ivana: Cos’è ? Il nuovo record stagionale?
Donatone: Esatto!

Il primo, il capostipite, l’unico ed inimitabile Vacanze di Natale, un film che ha fatto la storia e ha fatto sognare generazioni di adolescenti. una sceneggiatura perfetta diretta da Carlo vanzina e con un cast in stato di grazia. Per non parlare dei comprimari da Mario Brega, Guido Nicheli a Riccardo Garrone passando per Karina Huff, Antonella Interlenghi e Stafania Sandrelli. Un film perfetto che rispecchia a pieno la generazione degli Yuppies degli anno ’80. Il “Number one” dei cinepanettoni per dirla alla Jerry Calà.
Cortina, inizio anni ’80, in pieno boom economico le famiglie rinomate, tra cui spadroneggiano i ricchi signorotti milanesi, si danno appuntamento per trascorrere le vacanze natalizie nella località turistica delle Dolomiti. C’è la famiglia Covelli, ricchi benestanti, tra cui spiccano l’avvocato Giovanni Covelli (Riccardo Garrone) capofamiglia annoiato dalla routine delle vacanze di Natale che non sopporta la snobbissima moglie attenta solo all’immagine, il figlio maggiore Roberto (Christian De Sica), giunto a Cortina direttamente da New York con la bellissima Samanta (Karina Huff) che però si scoprirà omosessuale e verrà ripudiato dai genitori, c’è poi il secondogenito Luca che pensa più allo sport e in particolare alla Roma, che alla fidanzata Serenella (Antonella Interlenghi), che per gelosia gli farà credere che il suo migliore amico, il borgataro Mario (Claudio Amendola) si sia invaghito di lei, in realtà Mario è interessato a Samanta e riuscirà a trascorrere con lei la notte di capodanno. C’è poi Billo (Jerry Calà) che suona al piano bar dell’Hotel più importante di Cortina e che rincontra la sua ex fiamma Ivana (Stefania Sandrelli), moglie annoiata di un cummenda milanese (Guido Nicheli) spinta al tradimento dall’amica Grazia (Marilù Tolo); dopo aver scoperto il tradimento del marito, Ivana finisce tra la braccia di Billo, ma tornerà dal marito dopo aver scoperto che ha avuto un incidente con l’auto.