Il Commissario Montalbano: Luca Zingaretti intervista esclusiva all’attore

L’incontro in esclusiva con Luca Zingaretti per presentare i nuovi episodi de “Il Commissario Montalbano”, la serie poliziesca che ha stregato gli italiani. 

Il nuovo anno porta con se molte novità, tra le tante, i nuovi episodi della fiction Rai capitanata dal fantastico Luca Zingaretti.  Salvo Montalbano torna in tv con due nuovi episodi “Un covo di vipere” e “Come voleva la prassi”, diretta dal regista Alberto Sironi e tratta dalle opere letterarie firmate dal maestro Andrea Camilleri. Abbiamo intervistato in esclusiva Luca Zingaretti che ci ha raccontato alcune parti importanti della serie che da 18 anni continua a catturare sempre più share, dagli affezionati ai più giovani. Guarda il video e leggi la nostra intervista esclusiva!
https://www.youtube.com/watch?v=85pE0SK0pyQ&feature=youtu.be
Luca Zingaretti torna con Montalbano con due nuovi episodi e nuovi racconti e sappiamo che nel primo racconto ci sono dei temi molti delicati, ti imbatterai in un caso di incesto.

Sono tutte e due episodi tratti uno da un romanzo e l’altro da due racconti, che hanno a che fare con delle famiglie un po problematiche. In generale posso dire che sono dei tempi un po più cupi del solito e forse rispecchiano il periodo poco felice che stiamo passando, non solo in Italia ma nel mondo […] Andrea Camilleri  essendo un “giallista di razza” riesce a raccontare quello che è l’umore, il sentimento di un popolo, di un paese […] ci racconta il nostro stato d’animo che in questo momento è un po inquieto… “

 

Montalbano continuerà fino a che la gente l’amerà? Oppure finché l’amerà Zingaretti o Camilleri?
“Io l’ho detto una sola volta nel 2008 e non lo faccio più perché mi mancava, non lo diciamo ogni anno ci mancherebbe. A me piacerebbe farlo finché mi diverto, certo poi se il pubblico si stanca prima…bisogna vedere se mi fanno continuare.
 Io penso che un attore vuole sempre cambiare il personaggio, accettando sempre nuove sfide, ed io devo dire che nella mia carriera l’ho sempre fatto […] ho un personaggio da tanto tempo, ma faccio tantissime altre cose. E’ bello per un attore cambiare personaggio, a patto che il personaggio abbia delle cose da raccontare ed è anche un privilegio seguire l’evoluzione di questo. Io sono 18 anni che lo seguo, l’autore mette delle cose nuove, dei piccoli cambiamenti ogni volta […] non voglio perdermi la fine di questa avventura, poi ripeto, non dipende da me”
Montalbano è la fiction più trasversale a livello di pubblico che abbiamo in televisione. Dai giovani, alle persone che sono cresciute vedendo il commissario, secondo te qual’é il segreto per attingere ad un nuovo bacino di utenza, perché comunque molti giovani lo seguono e sempre più con il 40% di share.
“La cosa che mi rende più fiero è quella fascia di bambini numerosissima che vede Montalbano, che mi fermano per strada. Mi piace e credo che sia dovuta alla scrittura di Andrea, che ha costruito questo personaggio che nella sua rettitudine è un personaggio molto semplice. Questo è un personaggio  o bianco o nero e questo accende la fantasia dei bambini, proprio perché è un discorso elementare, ma nello stesso tempo attrae anche un pubblico più adulto perché è un modo di pensare che apparteneva ai miei nonni. La vita è fatta di certe cose che si potrebbero fare e altre no. Questa chiarezza di intenti, non può che esercitare in noi che viviamo nel dubbio, una grande attrazione e questo incremento in termini d’ascolto è fatto da ragazzi giovani che si affacciano per la prima volta a vedere Montalbano […]”
 

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