Ecco l’episodio di Doctor Who scritto da Steven Moffat che tutti aspettavamo: Silence in the Vatican Library che è riuscito ancora una volta a sorprenderci, scioccarci ma soprattutto a confonderci.
Cosa è successo? Non ci abbiamo capito niente?
C’è qualcosa di oscuro in questa decima serie, l’horror in
Doctor Who è sempre così velato e traspare argomenti importanti quali razzismo, capitalismo, ossessioni etc. Ma questa volta in “Extremis” Moffat ci ha fatti dubitare della nostra stessa realtà. E’ una di quelle storie che molto probabilmente avrà il suo senso alla fine di tutto, anche se è molto forte l’impulso di fare un rewatch compulsivo dell’episodio.
‘Extremis’ è stato totalmente inaspettato. La costruzione della storia avviene pian piano, fino ad esplodere verso la fine. Avreste mai pensato che l’unico modo per distruggere Matrix fosse quello di inviare una mail al Dottore? E’ a suo modo ingegnoso in quanto è un episodio che sta raccontando parallelamente due storie diverse ma soprattutto in due tempi diversi. La prima racconta ciò che è successo a Missy “a long time ago” e la seconda si svolge all’interno di una simulazione aliena del presente.
In questo modo abbiamo scoperto che il personaggio misterioso che si nascondeva nel caveau era Missy, anche se avrei apprezzato di sapere come siamo arrivati a questa esecuzione, come si è fatta catturare e cosa ha commesso? Se nel caveau è racchiusa Missy, opto che dietro all’intero piano di conquista e simulazione ci sia la versione maschile del Master: una Simm-ulazione, se preferite.
Steven Moffat ormai si diverte nel giocare con i sentimenti di amicizia e inamicizia che lega questi due personaggi, così diversi eppure legati dallo stesso passato, Il Dottore e il Maestro, una dinamica che va avanti sin dalla loro infanzia su Gallifrey.
Per non parlare dell’idea esilarante del Papa. Fenomenale. Quando il Papa entra tutto di fretta nell’appartamento di Bill interrompendo il suo appuntamento con Penny e parlando e urlando in italiano. “Non mettermi mai più il Papa nella mia camera!” dice Bill. Moffat si è divertito, mantenendo comunque un certo rispetto per la Chiesa Cattolica.
Silence in the Vatican Library: una enorme biblioteca che incorpora uno spazio virtuale-reale riporta alla mente uno degli episodi più belli di Moffat del 2008 “Silence in the Library/Forest of the Dead“, con un David Tennant spettacolare.
“Dear Doctor, Save them. The Doctor x”
Ha messo la x che in inglese ha un significato di “kiss kiss” cioè “baci baci” a sé stesso, come si fa a non amare.
Ma arriviamo alla parte sentimentalmente struggente. L’intero episodio è stato pieno di riferimenti a River Song. All’inizio il Dottore si trova davanti ad una Missy, la persona che ha sempre rifiutato di uccidere in tutti questi anni, il suo ultimo amico con cui ha una connessione, eppure non ha esitato molto a condannarlo. Perché questo è il Dottore subito dopo Darillium, sua moglie non è più al suo fianco. Sua moglie è morta. E’ un Dottore senza speranze. Ed è qui che arriva Nardole, inviato da River per salvare ancora una volta il suo amato. Nardole legge al Dottore una pagina del diario di River, la quale gli ricorda chi è e cosa dovrebbe essere, e così decide di non uccidere più Missy.
Ciò accade anche alla fine dell’episodio, quando dice che la fede è tutto ciò che lui rappresenta, e decide di credere nelle parole di River, diventando di nuovo il Dottore che tutti noi conosciamo.
River Son è una donna forte e meravigliosa, è riuscita a salvare il Dottore anche dalla sua tomba con un semplice ricordo. I ricordi sono gli alleati più potenti.
Da ricordare inoltre che anche River fa parte di una simulazione, salvata nella memoria di un computer di una biblioteca.
Il Dottore di Extremis invia le informazioni tramite mail al mondo reale, questo punto come molti del resto è un po’ ad interpretazione. Come potrebbe inviare un’informazione al di fuori di un sistema dal quale non sapeva nemmeno ci sarebbe stato. Eppure possiamo pensare che essendo parte di programma di un computer ha potuto trasferire i dati ad un altro programma ovvero gli occhiali sonici.
Finalmente capiamo le ragioni per cui Nardole è stato odiato da mezzo fandom in questi primi episodi e che lo ha portato ad essere una spina del fianco per il Dottore e Bill. E infatti sono molto sorpresa che abbia permesso al Dottore di andare al Vaticano e restare intrappolato in un videogioco di Super Mario. Lo ha detto. Lo ha detto.
-Amo come in Doctor Who tutte le cose spaventose sono spaventose perché ignote, non perché siano effettivamente spaventose ma per la sensazione che ti lasciano. Il silenzio. Un battito d’occhi. Dei Vashta Nerada nascosti nell’ombra. Degli angeli che se smetti di guardarli ti prendono. Una realtà virtuale. Il non esistere. Amo questa sensazione di ignoto e inquietudine che ti lascia.
-Perché il Dottore ha bisogno di qualcuno che gli traduca l’italiano quando abbiamo capito benissimo che IL TARDIS PARLA ITALIANO in quanto non ha tradotto il Papa.
-Stiamo andando ad affrontare temi importanti, suicidi multipli, domande sull’esistenza e sul numero strabiliante di quante persone siano morte per causa del Dottore. Guardare questo episodio di Doctor Who oggi mi ha fatto capire quanto io sia stata cattiva con i miei personaggi in The Sims.
Quindi questo episodio non è mai esistito.